Non mi piace linkare articoli di giornali, ma in via del tutto eccezionale, l'editoriale di Ferrara è davvero molto bello : soprattutto la prima parte e l'ultima !
"Sono i giapponesi dell’aborto, quelli che continuano senza saperlo a considerarlo un diritto civile, un fattore di liberazione e di modernizzazione e non una tragedia antichissima che ha preso veste moderna. Dicono che l’aborto è una sofferenza, ma ne predicano la facilità farmacologica “indolore” come ultima frontiera tecnica (il mito della Ru486) da estendere fino al prossimo passo dell’aborto domestico; dicono che la donna è sola, ma appena si vuole estendere la responsabilità condivisa al partner gridano allo scandalo contro l’autodeterminazione del potere riproduttivo femminile, e se qualcuno propone di rafforzare i consultori con personale volontario e specializzato contro l’aborto, per evitargli la sorte di uffici burocratici in cui si timbra il cartellino della morte in pancia, sbraitano contro le intrusioni dell’etica e della religione nella sovranità laica della legge. La loro è solo una tenebrosa rassegnazione, mascherata da ideologia libertaria. Non comprendono ciò che è semplice: finché l’aborto era clandestino, apparteneva alla dialettica privata del peccato ed era uno sfregio e una condanna alla solitudine femminile nel governo della maternità, da quando è autorizzato in strutture pubbliche, è o dovrebbe essere una grande questione etica dell’umanità, un lato oscuro da cancellare della modernità, della superba dittatura dei vivi sui non ancora nati. Gli abortisti che si rifiutano a ogni bilancio, dopo trent’anni di stragi senza riparo, e alla resa dei conti civile, pacata, seria, nominando le cose con il proprio nome, sono anche retrogradi, disinformati.
Sono di ieri giudizi e previsioni di Jean-Claude Chesnais, autorevole demografo francese intervistato dal Monde di Parigi, che non è come noi un bollettino parrocchiale, ma la tribuna della formidabile laïcité républicaine. Mancano cinquanta milioni di donne all’appello demografico, fra vent’anni ne mancheranno duecento milioni perché l’aborto contro le bambine ha estensione immensa, in Asia si va verso la pauperizzazione da invecchiamento, Giappone Italia Germania guidano la classifica del decremento di fecondità, in Giappone gli ottuagenari saranno la classe d’età più importante tra vent’anni, le migrazioni spinte dalla differenza d’età saranno tumultuose e sconvolgenti, l’eugenetica antifemminile è in pieno dispiegamento, l’eugenetica per il miglioramento della razza è realtà a Singapore e in altre aree d’avanguardia del mondo tecnologicamente sviluppato, l’inseminazione artificiale appaierà finalmente l’uomo e gli altri animali, ma nel “bestiale” e non nell’umano della riproduzione familiare (“anche se questa evoluzione si scontra con la nostra eredità giudaico-cristiana”). “Bisogna però sottolineare la relativa eccezione americana”, dice Chesnais. “La rivoluzione conservatrice, che ha colto di sorpresa i demografi all’inizio degli anni 80, e l’immigrazione massiccia latinoamericana, legale e illegale, dovrebbero portare gli Stati Uniti ad avere, nei prossimi vent’anni, una proporzione tra giovani e vecchi relativamente equilibrata”. La rivoluzione conservatrice. Ci siamo spiegati?"
1 commento:
certo che Ferrara ce l'ha proprio a cuore questa storia dell'aborto, si sta impegnando a morte! quasi ogni giorno ci sono articoli su questo tema, purtroppo sta cominciando a stufare, anche se la causa è nobilissima! salvare la vita dei bambini!!!! :(
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