mercoledì, dicembre 07, 2005

Contratto a tempo determinato di matrimonio

PRIMA DI LEGGERE RICORDATEVI DI ANDARE A VOTARE !!!! MASTER TI VEDE, STALIN NO.


Circa 4-5 anni fa ero ad una festa e iperannoiato scambiai quattro chiacchiere con un assistente universitario di giurisprudenza alla Sapienza.
In quel periodo non c'era questa cosa dei PACS o almeno era un dibattito marginale e cmq non si chiamavano ancora PACS : in ogni caso i matrimoni gay erano qualcosa che appariva molto remota. In poche parole io ero COMPLETAMENTE all'oscuro di questa "cosa" e rimasi "stralunato".

Ricordo bene quella sera : lui continuava a dirmi che qualcosa bisognava fare per tutte quelle donne che passano la vita accanto ad un uomo senza sposarlo eppoi non si ritrovano niente in mano.
Ed io a ribattergli che proprio non capivo : a cosa serve un "contratto a tempo determinato" di fidanzamento, quando c'è già matrimonio e divorzio ?
Lui era davvero molto gentile, ma era in una posizione scomoda : spiegare un "problema" a qualcuno che non ce l'ha è di solito molto arduo. Spiegare un problema a qualcuno che non ce l'ha e quando questo problema non è ancora diventato un cavallo di battaglia per i soliti difensori di tutti gli oppressi del mondo è addirittura impossibile, tant'è che metà del suo tempo lo ha passato a spiegare che il problema c'è e l'altra metà a giustificare l'introduzione di altre leggi nel nostro già troppo obeso codice legislativo.

Ma il sottoscritto a distanza di anni ancora non capisce a cosa servano i PACS (almeno quelli per gli eterosessuali!) : fosse vietato il divorzio potrei capirlo, ma il mtrimonio ormai è diventato quello che è. Ci sono coppie che si rompono dopo 1 anno dalle nozze (e molte pure prima!) e non mi pare che sia questa "tragedia" (come invece dovrebbe essere!).
Non nego che possa esistere un problema, che la fidanzata non la facciano entrare all'ospedale quando lui sta male (certo un po' più di intelligenza e sensibilità da parte dei medici non guasterebbe ogni tanto!) o che molti, per motivi ideologici (guarda caso introdotti dai soliti noti che con le loro paranoie hanno davvero scassato i c.....i a sufficienza per oltre un secolo!), non vogliano "sposarsi", o l'affitto di una casa che si condivide da fidanzatini che in caso di decesso di lui si potrebbe perdere.
Ma a me questi non sembrano "problemoni" tali da richiedere un "contratto a tempo" di matrimonio o una sorta di matrimonio leggero : a parte che la questione non mi pare che si risolverebbe lo stesso. La maggior parte dei fidanzati non se lo pone proprio il problema dei PACS visto che uno pensa che l'amore sia "per sempre"!
E molti si rifiuterebbero pensando che si tratta solo di una via intermedia che non è né carne, né pesce e che anzi bloccherebbe in toto l'arrivo agognato all'altare.
Chissà quanti invece ricorrebbero allo stratagemma dei PACS per tirar sù agevolazioni fiscali e rendere lo stato ancora più "socialista" come non bastasse quello che già è (per non parlare dei vecchietti che si PACSerebbero la pensione in un attimo!).

In conclusione se c'è questo assoluto bisogno, si introducano pure questi PACS per gli eterosessuali, (così 'sta benedetta fidanzatina può trasformarsi nell'angelo custode quando stai male, come è anche giusto!), ma di concedere sgravi fiscali proprio no. Altrimenti diventerebbe un vero e proprio mercimonio e soprattutto ci sarebbero molte più "fregature" e tragedie familiari su una cosa che invece non ammette mezze misure ( e quando parlo di fregature non intendo solo quelle ai danni dello Stato!).

Però purtroppo ormai viviamo in un'era dove bisogna per forza far vedere che si fa qualcosa di nuovo e quindi si va in cerca di nuovi "oppressi" : sembra di vivere in quella vignetta della vecchia che viene costretta ad attraversare la strada dal "boy-scout" di turno.

Se uno vuole c'è il matrimonio e c'è il divorzio : esistono delle cose che sono o non sono e non hanno vie di mezzo (senza aggiungere che se uno vuol lasciare una qualche forma di eredità o altro, esistono altri mezzi giuridici!).

16 commenti:

Anonimo ha detto...

allora: esiste un problema di regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto. Questo è indubbio. Io le vorrei regolate, ma ciò che non voglio è il duplicato del matrimonio. Lo spreco giuridico non è ammesso, dal momento che il matrimonio è un contratto di diritto privato perfettamente inserito e funzionale all'ordinamento. La proposta attualmente in discussione mi pare vada troppo oltre, prefigurando un piccolo matrimonio francamente inaccettabile sul piano formule. La proposta di Rutelli, invece, mi sembra migliore.

Oddio, sto diventando terzista! :-)))

Massoni!!!

Anonimo ha detto...

ciao

Anonimo ha detto...

Am la soluzione è molto più facile, abolire il matrimonio legale, così che ognuno poassa scegliere la forma contrattuale che preferisce.
Deve essere accompagnato però da una riforma delle pensioni.

Anonimo ha detto...

la domanda é: in caso di contratto tra persone, i sindacati possono metterci becco solo per gruppi con piú di 15 persone? In tal caso io sono contrario.
cassoni!

Anonimo ha detto...

Watergate io la soluzione Rutelli non la conosco quindi non mi esprimo.
Per il resto io solitamente sono d'accordo che introdurre più livelli dia molte più possibilità (anche se può generare confusione).

Pe il resto io 'sti PACS (per gli eterosessuali!) continuo a vederli come delle carte bollate che certifichino un "fidanzamento". A parte situazioni eccezionali non ne vedo l'utilità se non addirittura un peggioramento della situazione esistente.
D'accordo essere "buonisti", ma le banalità proprio no.
(senza contare che poici sarebbe allora il periodo in cui uno è solo fidanzato senza PACS e bisognerebbe regolamentare pure quello ? mi sembrano una boiata pazzesca )



X Astro : tu ci scherzi, ma io nel post avevo messo pure questa cosa. Sarebbe addirittura più logico abolire il matrimonio che introdurre il fidanzamento legale. Al massimo si danno soldi solo alle coppie con figli e qualche diritto in più...

X Dave ; figurati se i sindacati si lasciano sfuggire un'occasione così ghiotta. E cmq sono sicuro che con la scusa dei matrimoni farebbero abbassare la soglia da 15 a 2 dipendenti pure per le aziende!!

Ragazzi ciao a tutti e grazie per i commenti!

Anonimo ha detto...

MA SE SONO COPPIE DI FATTO APPUNTOPERCHE' NON VOGLIONO OBBLIGHI PUBBLICI VERSO NESSUNO (PATNER, FIGLI, ECC,) PERCHE' LO STATO SI DEVE OCCUPARE DI LORO?
SE VOGLIONO METTERE LE COSE IN CHIARO FRA DI LORO BASTA UNA SCRITTURA PRIVATA CON FIRMA AUTENTICATA.
SE INVECE VOGLIONO SOLDI DALLO STATO ANDASSERO A QUEL PAESE! SE UNO SUDANDO SANGUE TIRA SU DEI FIGLI SI SENTE DIRE CHE OLTRE QUALCHE MANCIA NON C'E' PIU' UNA LIRA. SE VENGONO QUESTI PACS ALLORA I SOLDI (REVERSIBILITA', GRADUATORIE CASA ECC. SI TROVANO) E' GIUSTO AIUTARE CHI VIVE SOLO PER SE' O PIUTTOSTO E' MEGLI0 AIUTARE CHI VIVE TIRANDO SU UNA GENERAZIONE DI NUOVI CITTADINI CON DOVERI ED OBBLIGHI CHE HA DICHIARATO PUBBLICAMENTE ALLA SOCIETA' SPOSANDOSI?
COSIMO

Anonimo ha detto...

Perchè non funge oggi Blogger ?

Anonimo ha detto...

Ciao, Kagliostro!

Nei Paesi dove lo stato non è così pervasivo come quello italiano o quello francese, i pacs non hanno ragion d'esseree.
E' l'esagerata burocrazia che produce altra burocrazia come appunto questa dei pacs.
Se non ci fosse stata quell'orribile legge sulla privacy che non tutela nessuno ma ci rende la vita solo più ricattabile, oggi andare in ospedale e stare vicino a qualcuno non sarebbe una cosa tanto impossibile.

Davvero l'Italia, vista specialmente da qui é il paese degli uffici complicazione affari semplici.

Troppe corporazioni, troppe assurdità procedurali.

Bye, carissimo! :-)

Perla

Anonimo ha detto...

Cosimo il tuo commento vale da solo tutto il mio post.
Sei riuscito a dir meglio tu in poche parole che io!

Quoto tutto il tuo commento! Bravo

X Perla : io di 'sti PACS però ho capito che ci sono pure altrove... boh ! non ci sto capendo più niente. Fra un po' ci sarà una legislazione pure su come andare a dormire.
E' un casino.
Cmq mi trovo molto sulle posizioni di Cosimo !
Ciao Perlona

Anonimo ha detto...

Pure io quoto in toto il deciso Cosimo, scorrendo i commenti mentre pensavo a come esprimere il mio pensiero ho visto che lo aveva già fatto benissimo lui.
Ciao Francesco

Anonimo ha detto...

kaglio', mo' ti dico come la penso

penso che spacciare i pacs, o unioni civili, o riconoscimento di coppie di fatto come misura utile agli etero sia una cagata enorme, una propaganda utile a far passare la misura di fronte ala gggente

è propoganda, anche perchè, volendo, due persone possono sposarsi

è misura, invece, utilissima per le coppie omo

è loro il problema

prova a essere gay in qualche sperduta cittadina calabrese, o siciliana
metti che il tuo compagno sta male
metti che vai a trovarlo all'ospedale, ma la famiglia dà ordine di non farti entrare perchè sei stato tu, brutto frocione, a deviarlo

come la mettiamo?
e centomila altri problemi

a me, ste unioni civili per etero, puzzano un sacco

però sono favorevole, perchè penso che possano aiutare le coppie omosessuali che, davvero, non hanno alcuna possibilità - manco il matrimonio, com'è giusto che sia, d'altra parte - di tutelare la propria vita di coppia

parlare di unioni civili etero è ciurlare nel manico

Anonimo ha detto...

Infatti io ho specificato varie volte : il mio post tratta "solo" di coppie etero e non omo.
Tra l'altro, ma giusto perché ora mi viene n mente solo questo esempio cretino, in un ospedale solo un medico idiota non farebbe entrare una fidanzata, mentre è molto più probabile che verso un omosessuale ci possa essere qualche forma di razzismo !

Ciao Corrado

Anonimo ha detto...

La battaglia per il riconoscimento statalista dei pacs è squisitamente ideologica e politica. Naturalmente ha ragione Astrolabio, non avendo lo stato alcuna legittimità per riconoscere alcunché. L'unico riconoscimento libertario sarebbe l'introduzione del covenant marriage, già presente in molti stati americani e spinto da gruppi cattolici e libertari, per uscire dalla legislazione divorzista che ci colpisce tutti in quanto cittadini/sudditi.
Buona battaglia,
Paolo

Anonimo ha detto...

Paolo mi sa che ora mi dovrò informare pure su questi covenant marriage !
Però la mia non è una battaglia in nessun modo : certe cose non le capisco proprio, mi sembra che creino semplicemente confusione e peggiorino le cose.

Boh.. sarò cattivo io che non riesco ad essere buonista e che vedere esposta la bandiera della pace mi sembra un atto talmente inutile... MAh!

Anonimo ha detto...

Caro Kagliostro, da blogspotblogger a blogspotblogger, approfitto per complimentarmi per il tuo sito (che ora aggancio al - ben più modesto - mio).
Il Covenant Marriage (o Matrimonio Alleanza) è un tentativo, pare ben riuscito, di ripristinare laicamente il "per sempre" nel tempo delle legislazioni divorziste. A partire dal 1997 è stato introdotto in diversi stati americani (Lousiana, Arizona, Arkansas, Iowa ed altri). Ne trovi notizia qui. C'è anche un libriccino che ne discute, per i tipi delle ed. Ares, di A. de Fuenmayor, "Ripensare il divorzio. La tutela dell'indissolubilità matrimoniale in uno Stato pluralista".
Un caro saluto, Paolo

Anonimo ha detto...

Paolo ma quale modesto blog!!!
Io ti conoscevo da prima.
E già avevo deciso di aggiungerti al mio elenco di blog preferiti solo che io sono molto tardo (dvo ancora aggiungere Perla) : ormai non lo dice nememno quando farò il prossimo restyling del blog altrimenti dicono che dico sempre le stesse cose!!

Cmq credo che il materiale che mi hai mandato sia davvero interessantissimo e penso che domenica gli darò una bella letta !

Grazie della visita !