martedì, aprile 18, 2006

I prigionieri

Durante i cinque anni del governo Berlusconi, la sinistra ha rinfacciato al centrodestra:
- di aver introdotto leggi ad personam per salvaguardare il suo "padre-padrone"
- di non aver voluto discutere le riforme in modo condiviso
- di aver blindato le leggi
- di aver abbandonato il metodo della concertazione con le parti sociali
- di aver usato trucchi e trucchetti per ingabbiare l'opposizione
- e soprattutto di essere tutti dei "servi" di Berlusconi (*).

Ora se c'è una cosa buona di queste elezioni è che il centrodestra può tranquillamente passare il tempo a mettere in evidenza come i suoi oppositori non si fanno scrupoli ad utilizzare tutto quello che il giorno prima hanno rinfacciato agli altri.
Se c'è viceversa una cosa che l'esperienza ci ha insegnato, è che il centrodestra non riuscirà a trarre nessuna lezione dalla "scaltrezza" dei suoi avversari ed anzi potrebbe finire preso in giro dalla "faccia come il c..." dei "vecchi arnesi mancini".

In ogni caso a questo punto i veri prigionieri sono tutti quelli che si sono incatenati al programma dello "sbirulino" bolognese e dovranno accettare di tutto di più (come ha fatto capire Fassino stasera: "ci vorrà molto senso di responsabilità", ha detto).
Speriamo che qualcuno a destra si ricordi di farglielo notare almeno una volta.

(*) ogni tanto se ne escono con le frasi minacciose contro Fini e soprattutto Casini: "potevano fermarlo, ma poiché non l'hanno fatto meritano di... pure loro". A che si riferiranno?

1 commento:

Anonimo ha detto...

"il centrodestra non riuscirà a trarre nessuna lezione dalla scaltrezza dei suoi avversari" quasi sicuramente hai ragione, ma sinceramente preferisco perdere onestamente che vincere per scaltrezza, se poi si vince onestamente è tutto grasso che cola ;)