lunedì, aprile 24, 2006

Di Bertinotti ce ne son tanti...

E' sconsolante leggere certi commenti.
Se il mercato televisivo è imbalsamato è colpa di Berlusconi e di Mediaset e l'unico rimedio è quello di togliere una rete televisiva a Silvio per aumentare il pluralismo.
Ripeto per chi si fosse messo in ascolto solo ora: oscuriamo un canale televisivo per averne di più.
Incredibile. E c'è chi ci crede davvero.

Che poi io i comunisti del 1917 li giustifico: se mi venissero a esporre la teoria marxista della redistribuzione delle ricchezze, magari non sarei d'accordo, ma potrei anche immedesimarmi in chi si lascia trasportare da simili panzane. Un fondo di logica ameno ce l'ha.
Ma o-s-c-u-r-a-r-e una rete televisiva nazionale che fa programmi di buona qualità per permettere il "pluralismo" radiotelevisivo "non si può sentire".

Chiariamo subito una cosa: in Italia la banda radiotelevisiva permette 11 canali nazionali.
Oggi solamente 7-8 sono occupati: gli altri sono liberi da tempo immemore e chiunque, ripeto CHIUNQUE, avrebbe potuto comprarsi una bella licenza per trasmettere a livello nazionale.
Di questi 7-8 poi, 3 sono occupati dalla stessa RAI: all'inizio erano solo due, ma il PCI che si sentiva escluso, volle lottizzare (tanto per cambiare!) ed avere per sé almeno una rete televisiva. Ovviamente grazie anche ai "soliti" metodi che tutti conosciamo, non solo questa richiesta venne esaudita, ma la lottizzazione si trasformò in una vera e propria occupazione militare, tanto che ad ogni cambio di governo non sappiamo chi andrà a condurre il TG1 o il TG2, ma sappiamo con certezza che Raitre resterà saldamente nelle mani di un partito che almeno sulla carta non esiste più, ma comanda come tanto tempo fa.
Insomma se anche le richieste di concessioni televisive fossero di più rispetto alle disponibilità, la scelta obbligata non sarebbe andare a toccare chi ha pagato le tasse per ottenerle, ma chi con un abuso di potere tiene sotto scacco una rete televisiva illeggittimamente.

Ma la domanda non supera l'offerta e quindi il problema non si dovrebbe porre (ed in particolare non lo pone chi il TG3 lo subisce ogni giorno, ma è ben contento di vedere .
Ed invece no: perché ci dicono che siamo carenti nel "pluralismo radiotelevisivo".
La colpa per cui abbiamo solo 8 canali nazionali è di Berlusconi e non di chi, come gli Agnelli o gli altri gruppi industriali dell'editoria non ha tirato fuori una lira per creare un concorrente diretto della RAI.
Dunque il rimedio è togliere di mezzo Rete4 (e non per un intento vendicativo verso l'uomo che ha umiliato per ben 3 volte la gioiosa macchina da guerra statalista-stalinista della sinistra... noooo, non è per quello!) e sostituirla con una di quelle meravigliose televisioni regionali che al posto dei programmi hanno le televendite di maghi e maghetti e la posto delle televendite hanno le pubblicità delle televendite.
In questo modo dicono che i nostri orizzonti si allargheranno a dismisura.
D'altra parte come dargli torto: dopo gli interventi di Prodi solo le pozioni del mago Do Nascimiento ci consentirebbero risultati migliori (l'ultima di Prodi oggi: ore 12 "la destra lascia una situazione contabile disastrosa", ore 18 "non ci sarà nessun aumento dell'IVA: dobbiamo ancora vedere i conti e poi prenderemo una decisione"... delle due l'una: o è un cretino o è cretino!).

La conclusione è che purtroppo siamo alle solite: bastava guardare il documentario di Report sul giornalismo (a proposito: io ho visto Report solo un paio di volte, ma tutte e due le volte l'ho trovato un patetico clone dei documentari di Santoro, che almeno avevano una bella musica strappalacrime in sottofondo. Quello di ieri sera poi era una specie di vomito populista).
La concezione sinistroide è sempre quella, drammatica, della redistribuzione degli utili, sotto forma di raccolta pubblicitaria: un'idea che è letteralmente "folle" in un paese che si presume dovrebbe essere capitalista.
Un redistribuzione "dovuta", dicono, perché in tutt'Europa i giornali raccolgono più pubblicità rispetto alle tv. In Italia avviene esattemente il contrario.
Cause? Beh quelle non si dicono.
Si accennava soltanto al fatto che se nel dopoguerra si vendevano 2 milioni di quotidiani al giorno, oggi se ne continuano a vendere 2 milioni (e forse pure meno!). Ah, e vi pare poco signori di Report? E questo non meriterebbe degli studi approfonditi? come mai aumentando il tasso di natalità e il numero degli "scolarizzati", non aumenta il numero di chi compra un giornale? Sarà forse che i giornali fanno schifo? Sarà forse che anche i giornali italiani risentono dell'idea statalista che impregna tutto il tessuto sociale italiano? Sarà forse che la gente non ci crede più a quello che è scritto sulle pagine del Korriere e di Repubblica? E aumentando la popolazione radiotelevisiva e diminuendo (in proporzione) quella della carta stampata cosa dovrebbe accadere? che i pubblicitari investano su riviste che non compra nessuno? Ma vogliamo scherzare? MA d'altra parte Report è una trasmissione che piace tanto ai giornalisti "politicamente corretti" e dunque figuriamoci se può dire la verità.

Però poi avviene l'assurdo: perché se è pur vero che la popolazione radiotelevisiva è nell'ordine delle decine di milioni, questa fa capo solo ad un uomo, mentre nel caso dei giornali, questi sono da anni nelle mani di chi "tiene per le palle" tutto il tessuto sociale italiano, controllando gli snodi principali della vita nazionale. E una tale potenza di fuoco non può permettersi:
1) di dover chiedere il permesso per avere accesso ad una finestra importantissima come quella dell'informazione televisiva
2) di non prendere parte alla spartizione del "bottino"
3) la carta stampata sta al giornalismo televisivo come il teatro al cinema. Tutti gli attori di teatro si sentono degli dei rispetto alle "capre" che fanno cinema e non accetterebbero mai di svilirsi dietro una macchina da presa. Provate ad offrir loro un contratto per pulire i cessi in Mission Impossible 3 e vedrete come scattano con la ramazza a pulire per terra.

Ed allora qual'è l'unica soluzione che questi "poteri poveracci" hanno? Stabilito che comprarsi le licenze televisive con denaro pubblico è meglio che utilizzando soldi propri, iniziano a fare l'unica cosa che sono capaci di fare: mobilitare quel tessuto sociale sempre pronto a "difendere tutte le cause perse". E così parte la campagna per cui chiudere una rete nazionale serve a moltiplicare il pluralismo dell'informazione. Non sappiamo se i Tronchetti o i Montezemolo apriranno davvero un canale televisivo: quello che però è certo che se prima dovevano sborsare molti soldi per fare davvero concorrenza a Mediaset, dopo la chiusura di una rete l'investimento sarà per forza di cose minore.

Per questo dico ai tanti che ancora oggi parlano di chiudere Rete4: per una volta, ma solo per una, fatevi i cazzi vostri, che sicuramente ci guadagnamo tutti!

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Kagliostro, non possono farsi i caxxi loro. Non ne hanno, per quello vogliono, da bravi invidiosi sociali, castrare anche coloro che ne sono dotati.

Anonimo ha detto...

QUOTO John Christian Falkenberg

il 70 % di quelli che votano per la sinistra sono PARTE NON PRODUTTIVA DEL PAESE

Non hanno cose loro che lo stato comunista potrebbe sottrargli per cui non temono nulla ......anzi auspicano un PIGNORAMENTO generalizzato con poi l'idea di poter partecipare alla spartizzione del bottino .

il restante 30% degli elettori di sinistra invece è ben AMMANIGLIATO con i gangli del potere e stanno in posizioni di PREVILEGIO tale che non temono possibili ripercussioni negative .

Anonimo ha detto...

Ma, io più che chiudere rete 4, la sosituirei col roma channel.
Kaglio', stupidaggini a parte, io vedrei molto bene una sforbiciata antitrust (che c'entra l'unione sovietica, l'antitrust è un concetto nato e cresciuto negli USA!) a rai e mediaset per allargare la possibilità di accedere alle risorse pubblicitarie.
Una cosa non capisco: tu fai una difesa a spada tratta del sistema italiano. Hai dato un'occhiata agli altri paesi, quelli senza duopolio? Ci sono il doppio delle reti nazionali che in Italia e una spatafionata di reti via satellite. Pensaci.

Anonimo ha detto...

MA QUALE DUOPOLIO

Le TV nazionali sono 8 ....di tre gruppi diversi

PROBLEMI DI FREQUENZE CON IL DIGITALE NON VE NE SONO

Non c'è duopolio per posizione dominante ................Ma perchè gli editori NON VOGLIONO INVESTIRE in un mercato competitivo come la TV

PREFERISCONO prendere soldi dallo stato per la carta stampata .
Per guadagnare con la TV bisogna saperci fare
Per guadagnare con la carta stampata bastano 10 giornalisti , anche incapaci .......TANTO FINANZIA IL PARLAMENTO

Anonimo ha detto...

Fabrì le stai sparando proprio grosse.
Da quando in qua le reti nazionali negli altri paesi sono 6?
Da quando in qua l'antitrust taglia le risorse? anche quello americano al massimo può comminare delle multe o provvedere alla divisione di una società, ma MAI espropriare NULLA.

Tra l'altro io credo che tu non abbia proprio chiaro il concetto di POSIZIONE DOMINANTE.
In Italia abbiamo 11 frequenze disponibili: 8 occupate e le altre 3 libere.
Se Berlusconi avesse avuto 10 canali su 11 capirei, ma qui parliamo di 3 reti su 11.
Non è colpa di Berlusconi se gli altri NON CACCIANO I SOLDI o non sono capaci di fare televisione.

TRonchetti ha La7 e MTV da 5 anni (quella sì presa in modo alquanto discutibile!) e non riesce a mandare in onda programmi decenti. La colpa è di Berlusconi? O è di TRonchetti?

E pensa che ci sarebbe spazio per ben altre 3 reti televisive PARI PARI a quelle di BErlusconi per fargli concorrenza.....


Fabrì la realtà è una sola: a sinistra ci sono degli INCAPACI e soprattutto già vi condannate senza nemmeno provarci. La sentenza di SCONFITTA ve la date da soli.


PS: nella Gasparri che continuate a disprezzare, gli editori di giornali possono comprare televisioni, il contrario non è ammesso... Guarda che differenza fra noi di destra e quelli di sinistra.

Ciao e Forza Roma!
PS: Roma Channel mettiamolo al posto di Raitre. Fa molta più cultura.
PS2: non conosco nazioni in cui le reti nazionali siano 6.
PS3: noi abbiamo incentivato il digitale che permette moooooolti più canali del satellite. Pure quello non gli sta bene... ma che dobbiamo fare?

Anonimo ha detto...

A Kogliostro, se non la smetti di dire baggianate ti diventa il nasino lungo.
E poi una cosa, capisco che ti rode aver perso le elezioni, ma è possibile che non riesci a fare un "articolo" senza insultare chi ha deciso di votare diversamente da te? Sei veramente un poverino, e più ti sento sbraitare più aumenta la mia soddisfazione per la VITTORIA alle elezioni. Durerà, durerà...

Anonimo ha detto...

@ Puntaspilli

NON PER PRENDERE le difese di Kagliostro ...............ma cosa non ti è gradito del suo discorso?

Fammi capire quale punto ti sembra impreciso
Dimmi cosa ti risulta inventato

Mi pare invece evidente che come parecchi SINISTRATI tu abbia poche idee ed anche piuttosto confuse .
Mi pare che come molti SINISTRATI non sappia neppure di cosa si sta parlando .

Semplicemente se sentite qualcosa di diverso DAGLI SLOGAN dei vostri capi e capetti ............banalmente NON ASCOLTATE neppure

Se si hanno opinioni diverse ........sarebbe carino ESPORLE .....eventualmente supportate da qualcosa di concreto .

Anonimo ha detto...

@ KAGLIOSTRO

mi faresti cosa gradita se potessi dare un'occhiata al mio blog .
Non sarebbe male anche un'opinione .

grazie

Anonimo ha detto...

Ciao Kagl... solo un saluto!!!

Anonimo ha detto...

Kaglio, io capisco che la situazione della Roma ti sta obnubilando, ma quello che dici non è vero.
Le assegnazioni delle frequenze ci sono state nel 99, e le hanno vinte Canale 5, Italia 1, Tele +, le due Tmc di allora, Europa 7, ed Elefante. Ad alcuni imprenditori che VOLEVANO CACCIARE I SOLDI, non è stata data la possibilità. Il perchè è politico: c'è un duopolio.
Guarda che io non faccio un discorso di esproprio, ma di spezzamento. La commissione antitrust americana lo ha fatto ECCOME, con casi epici:
1. Standard Oil (per intenderci Rockefeller), in assoluto una delle società più ricche DEL MONDO di inizio XX secolo. Lo stato del New Jersey chiese l'applicazione della Sherman Antitrust Act (legge del 1890); che fu applicato. La Standard Oil fu DIVISA IN 34 società, che diedero vida al più grosso business della storia americana (Exxon, Chevron, ...)
2. AT&T, spezzata nelle Baby Bell
3. Caso IBM, per abuso di posizione dominante nel campo dei Mainframe, risoltosi inun nulla di fatto per via della modifica delle dinamiche di mercato che fecero di IBM non più un monopolista.
4. Caso Microsoft, questo lo sai, spero.
Non mi sembra si possa parlare di espropri, ma di analisi di posizione dominante. Le faccende puzzano proprio quando in un mercato di colpo diventa difficile entrare. E non per discorsi ridicoli, come il fatto che gli imprenditori non cacciano i soldi (una frase che nemmeno Bertinotti direbbe più). Gli imprenditori vanno dove c'è il Business. Se c'è un business enorme, e il mercato audiovisivo televisivo lo è (MINCHIA FRITTA, è un mercato di 30 milioni di persone, ma come fai a dire che gli investitori non vogliono entrare), vuol dire che ci sono posizioni dominanti.
Da spezzare. All'americana. Period.
Spezzare la RAI in 2-3 società, spezzare Mediaset in 2-3 società.
Altrimenti, e qui che state facendo lo stesso errore fatto con l'Alfa negli anni 80, arriva il pesce grosso prima o poi. E il pesce grosso che si mangerà il mercato bloccato comincia per M.
PS: non conosci nazioni dove ci sono 6 reti nazionali?????? Stai scherzando? Vuoi dire che non conosci nazioni dove ce ne sono così poche! Se vado di là e mi metto a girare i canali di dove sto io, ti dico quante ne abbiamo. Spetta... spe... ARD, ZDF, RTL, Sat1. Pro7, RTL2, Kabel 1, VOX, la rete regionale (un'equivalente di rai tre per intenderci), Arte (fatta coi francesi), 3Sat, Phonix, Tele5, Vierte, Super RTL, KIKA (le ultime due per bimbi), MTV Germany, Viva, Viva 2 (i due canali musicali tedeschi che si stanno espandendo in tutt'europa), DSF. Sicuramente ne ho scordato qualcuno.
E lo sai perchè? Non perchè gli imprenditori tedeschi vogliono sborsare, ma perchè il mercato è VERAMENTE libero.

Anonimo ha detto...

Fabrizio se leggi attentamente il mio post vedrai che abbiamo detto le stesse cose. Negli ultimi 2 casi da te citati non se ne è fatto nulla. Nei primi due dovrei informarmi meglio, ma da quello che so nonostante lo spezzettamento si fece la stessa cosa proposta a Microsoft cioè la divisione in tante parti, ma con un unico padrone. (Nel caso IBM c'è addirittura chi sostiene che se la IBM fosse stata spezzettata oggi non verserebbe nelle miserie in cui versa!).

Per il resto mi sa che non ci capiamo sul termine televisioni nazionali : per nazionali io avevo capito STATALI. Che negli altri paesi ci siano 6 e più canali mi pare ovvio, bisogna vedere quanti siano STATALI e quanti privati. Mi sa che solo in Italia abbiamo una RAI così GRANDE (pensa a Rainews e a tutta la RAI satellitare, creata dal CSX per piazzarvi i suoi adepti durante i 5 anni del CDX!).


Poi continuo a non capire: ci sono state le ASSEGNAZIONI, ma io per strada o sui giornali non ho visto le pubblicità di nuovi programmi né tantomeno quando vado su quei canali trovo qualcosa a me gradito.
Su La7 mi vedo Ferrara e mi piace, ma il resto fa CAGARE!

Fabrì tu hai un concetto STRANO della posizione dominante: la posizione DOMINANTE si verifica nel caso di un operatore telefonico come la TELECOM che ha TUTTO il CABLAGGIO per entrare nelle case (come la AT&T a suo tempo), ma non nel caso di 3 reti su 11. In quel caso dov'è la POSIZIONE DOMINANTE?
Nel fatto che BErlusconi investa soldi per comprare film migliori degli altri?
Io mica guardo Mediaset perché c'è solo quello (ANZI...), ma perché quando vado su Elefante TV trovo pubblicità, pubblicità, pubblicità.
E ti dirò che la RAI del CDX è TORNATA FINALMENTE una televisione DECENTE (certe sere c' è l'imbarazzo della scelta!), mentre quella del CSX faceva SCHIFO!


MEdiaset NON E' IN POSIZIONE DOMINANTE: questo lo capisce pure un bambino!
Mediaset vince (dopo aver investito per ANNI) perché CACCIA I DINDI!
Mediaset vince perché non trasmette CROZZA ITALIA in cui ogni due secondi si dà del DEFICIENTE a chi vota Berlusconi!


Fabrì cerchiamo di non farci prendere per i fondelli dal pianeta Terra!
Il problema Berlusca non è Mediaset.
Il problema Berlusconi è se un uomo che sulla carta ha un IMPERO TELEVISIVO possa o no accedere a cariche pubbliche.
In generale io sarei contrario.
Nel caso di BERlusconi non lo sono, perché lo vediamo TUTTI che la faziosità se c'è è talmente POCA e controbilanciata da quelle trasmissioni che TUTTI i giorni lo attaccano, che il problema BErlusconi non si pone.

Nel caso di un De Benedetti che ha i giornali TUTTI schierati, allora sarei contrario.

Ma un conto una BRAVA persona come Berlusca che è LIBERALE.
Un altro un cattocomunista come DE BEnedetti!


MAurizio il tuo blog lo visito solo che difficilmente lascio commenti in giro specie nellìultimo periodo !!
E cmq il tuo post sul 25 aprile è bellissimo!

Anonimo ha detto...

Ciao Stefano!

Anonimo ha detto...

Ancora un paio di punti, e poi siamo d'accordo:

1. Leggiti un po' di letteratura sulla Standard Oil e sulle Baby Bell, così come sugli altri due casi. Vedrai che da nessuna parte troverai il fatto che le società divise debbano rimanere sotto lo stesso padrone. Su IBM e MS si è andati con i piedi di piombo per la questione dell'innovazione tecnologica: in periodi di sviluppo tecnologico estremo, un paio d'anni di monopolio ci stanno. Poi, appena il mercato si è evoluto ben bene, lo si ricampiona per vedere se la posizione dominante è cambiata. Per IBM e i mainframe la scelta fu giusta nei confronti del mercato e sbagliata per IBM (come facevi notare anche tu).

2. Il discorso tv nazionali = statali non si capiva. Ma allora la RAI ha ben più di 6 canali, se conti anche il satellite: RAI1,2,3, Rai Futura, RaiNews, RaiNews Mediterraneo, RaiSport, RaiUtile, RaiNettuno1,2. Spero di non averne dimenticate. E all'estero (Francia, Germania e UK) la situazione è simile (qui di canali statali, oltre a ARD/ZDF/KiKa, ci sono quelli tematici, una decina in tutto e tutti statali).

3. Lo sai perchè non lo capisci la storia delle assegnazioni? Perchè su uno di quelle frequenze (quelle di Europa 7) c'era Rete 4. Che per questo, e solo per questo, fu intimata di trasferirsi su satellite. Non perchè a Fede gli puzza l'ascella o perchè il Roma Channel è più bello. L'assegnazione a Europa 7 ci fu, ma non divenne mai operativa. Centinaia di persone che non hanno avuto un lavoro. Contano anche loro?

4. Nel caso italiano la posizione dominante non ce l'ha Mediaset da sola, ma un duopolio (io ho sempre parlato di duopolio, non di monopolio) composto da RAI + Mediaset. Il monopolio si crea nel circolo (virtuoso per loro, vizioso per il mercato) del mercato pubblicitario e dei programmi: le due concessionarie pubblicitarie duopolizzano il mercato della pubblicità non facendo entrare nessun altro. La soluzione è (o per lo meno era) spezzarle ENTRAMBE. Perchè insieme fanno 6 canali generalisti e un fottio di canali tematici. Ti devo ammettere che, se finalmente il satellite e il digitale terrestre ce la fanno a prendere piede prima dell'arrivo del pesce grosso, allora il mercato si stabilizzerà. Ma corriamo un rischio enorme.

Per finire tutto il discorso sulla faziosità, sullo scannarsi a vicenda, sulle elezioni etc etc, ci sta, fa parte del gioco. Ma il fatto che da anni il mercato delle TV è bloccato, e che in 20 anni un solo operatore generalista si è affacciato sul mercato (La 7) ti deve far pensare. Ti ripeto, niente espropri. Niente frasi a effetto (gli imprenditori non investono). Ci sono situazioni in cui il mercato, come uno sciacquone del cesso, si intoppa. Bisogna dargli un colpetto di sturatore. Niente potere ai soviet, ma imparare da come il paese con più storia di mercato gestisce queste cose e di come salvaguarda le aziende nazionali senza drogare e monopolizzando il mercato.
Ti ripeto, loro lo avevano capito 116 anni fa. Mica bruscolini.

Anonimo ha detto...

Grazie per la visita .

per tornare al discorso dei media
L'idea che Mediaset abbia una posizione dominante è ovviamente non sostenibile .
L'idea che ci sia un duopolio , anche , vista la presenza di LA7 e "LA8" , anche .

Ma la cosa fondamentale da rimarcare è che malgrado la proprieta' di Mediaset sia per la maggioranza del solo Berlusconi , EGLI NON HA NESSUN CONTROLLO REALE SUI CONTENUTI TRASMESSI DALLE PROPRIE EMITTENTI .

E' evidentissimo , basta guardare cosa trasmettono i vari programmi .
E basta RICORDARE il casino capitato a CANALE 5 con il comitato di redazione che si insubordina contro il premier .
Solo il TG4 è sfacciatamente di parte

MA NON SI PUO' CERTO VENIRE A LAMENTARSI DEL TG4 se nessuno trova strano che si schierino i 5 piu' importanti quotidiani nazionali .
Che il TG 4 si schieri è totalmente legittimo , anzi ...........E' UNA VOCE FUORI DAL CORO ......QUINDI C'E' PLURALISMO

Senza considerare che RETE4 è privata e puo' trasmettere cio che piu' gli pare , MENTRE la RAI è sotto servizio pubblico ed il comportamento di RAI3 sarebbe inaccettabile .

Anonimo ha detto...

PS: Maurizio, lo ripeto. Io sto parlando di mercato. Sul come gestisca il berlusca le sue televisioni, sul fatto che abbia controllo diretto o meno (mi sembra difficile che abbia controllo diretto, ma mi sembra possibile che metta uomini di un certo tipo ai posti giusti), sul pluralismo interno (vedi caso Sposini di questi giorni) non mi interessa molto. È un'azienda di informazione e di intrattenimento e sono cavoli suoi come la gestisce. Ma il circolo virtuoso-vizioso di TV e pubblicità è innegabile. Leggiti i dati e non mi rispondere che se rastrellano così tanta pubblicità vuol dire che Publimedia e Sipra sono bravi. Vuol dire che non c'è altra scelta. Appunto quello che in gergo si chiama POSIZIONE DOMINANTE. Guarda che se non cambiano, il mercato farà comunque il suo lavoro. E avremo un'altra Alfa Romeo.

Anonimo ha detto...

No dai Fabrizio, sostieni cose francamente insostenibili.
Un duopolio che ha solo metà delle frequenze (6 su 11)? Maddai
Addirittura un duopolio dove 3 reti sono in mano allo stato sta ancora meno in piedi.
PEr non parlare di un duopolio in cui le reti dello stato di PAPPANO il contributo del CANONE, contro delle televisioni private.

Sulla questione Italia 7 non sei informato: vinse la concessione, ma c'erano ben 2-3 frequenze LIBERE da COMPRARE (come saprai un conto è vincere la concessione a trasmettere, un altro dotarsi dei mezzi e comprarsi le frequenze vere e proprie!). Italia7 voleva PROPRIO le frequenze di REte4 che le avrebbero garantito un accesso immediato al pubblico di Fede. E Berlusconi AVEVA TUTTO IL DIRITTO A NON VOLERGLIELE VENDERE (visto che lui le aveva pagate e A CARO PREZZO).
Cmq poi l'INGIUSTIZIA non venne compiuta (come i magistrati sanno portare Berlusconi in tribunale 300 volte, allo stesso modo Berlusconi può far durare una causa all'infinito NELLA PIU' TOTALE LEGALITA') ed addirittura fu il governo di sinistra a stabilire che REte4 dovesse andare sul satellite solo quando ve ne fossero state le condizioni.


Io cmq continuo a non capire: abbiamo 11 frequenze nazionali, 3 sono di Berlusconi, 3 sono lottizzate.
Fino al '99 nessuno voleva investire però l'urgenza era di cancellare almeno una rete di BErlusca solo perché trasmette Fede. Non sta in piedi una cosa del genere.

Cmq per risolvere tutto ciò ora c'è il digitale terrestre dove Berlusconi non è certo favorito visto il bouquet molto ampio disponibile. Ma anche lì ci si oppone ai fondi per far sì che la gente passi ad una nuova tecnologia... Insomma non va mai bene niente e questo è assurdo.


Cmq ripeto: la mia posizione è che LIMITARE un concorrente solo perché gli altri SONO PIPPE, è un ABUSO peggiore. Nel mercato dovrebbero valere le leggi del mercato.
E sono molto DURO nei confronti della Gasparri perché costringe chi possiede TELEVISIONI a non poter comprare GIORNALI, mentre VICEVERSA NO. Dunque BErlusconi (che ha sempre dimostrato di essere un BRAVO INDUSTRIALE!) non può COMPRARE GIORNALI, mentre chi per anni ha solo ATTINTO FONDI ALLO STATO senza PRODURRE, oggi riceve l'ennesima REGALIA a fronte del perenne PIAGNISTEO.
E' possibile che i soldi debbano sempre finire nelle tasche di chi A) e' GIA' RICCO B) NON FA NULLA PER FAR DIVENTARE RICCHI GLI ALTRI o creare posti di lavoro?


Come mi piacerebbe una sinistra che invece di difendere i SIGNOROTTI dei poteri dEBOLI italiani, pensasse a TOGLIERE LORO TUTTI I FONDI STATALI e darli a chi ne ha davvero BISOGNO!

E con questo chiudo!


Maurizio purtroppo la legge non distingue tra EDITORE BUONO (Berlusconi) ed Editore CATTIVO (DE BEnedetti). Ognuno può fare della SUA ROBA quello che gli pare: BErlusconi fa l'editore LIBERALE, De Benedetti no.
Però due cose:
1) gente come me, te e Fabrizio dovrebbe capire che Mediaset non è un pericolo per la LIBERTA' (a differenza di Raitre, dove oggi avresti dovuto sentire il servizio sulle contestazioni alla Moratti... delle bandiere di Israele bruciate non c'era traccia se non un accenno di un secondo!)
2) Berlusconi non può fare l'EDITORE LIBERALE eppoi lamentarsi di esserlo. Se gli editori hanno sempre scelto una LINEA POLITICA da seguire non è perché fossero TUTTI CATTIVI O SCIOCCHI.
Ogni tanto fare delle scelte politiche DI PARTE non vuol dire essere ILLIBERALI (guarda il Foglio o anche il Riformista!).

Buonanotte!
Vado a dormire dopo che Silvo è stato cacciato pure dalla Champions!
Che Aprile di MERDA!

Anonimo ha detto...

Ehi ehi, stop.
Un paio di note sulla vicenda:
1. Rete 4 non ebbe alcuna frequenza assegnata. Per cui a Europa 7 fu data quella; non perchè il suo capo la voleva.
2. Non fu la "sinistra" a dire che Rete 4 dovesse andare su satellite ma una sentenza della corte costituzionale.
3. Sul caro prezzo pagato dal berlusca per le frequenze sei proprio male informato. All'inizio c'era la giungla televisiva ed era addirittura vietato trasmettere su scala nazionale. Lui comprò delle televisioni locali connesse a rete (Italia 1 e Rete 4), non delle frequenze nazionali.
4. Sul "già ricco", "editore buono" e similia, beh, ok. Pensala così. Purtroppo ci sono passaggi in cui l'editore buono ha fatto dei giri per diventare ricco che una commissione sul riciclaggio del denaro (commissione interna di Bankitalia) non è riuscita a capire, tante erano le triangolazioni e le scatole cinesi.
5. Vedo che non dici nulla relativamente alla situazione della pubblicità. Le azioni USA contro i trust si basano sull'abuso di posizione dominante. Ad es. per IBM ci si riferiva al fatto che avesse il monopolio dei mainframe e lo utilizzasse per imporre software e hardware IN ALTRI CAMPI. Questo è il punto delicato nel mercato: non la televisione in sè, non la pubblicità in sè, non la RAI in sè, non Publitalia in sè. È il duopolio dei due imperi (uno, come facevi giustamente notare te, con il canone) che veicolano le entrate pubblicitarie.
6. Il fatto che ci siano solo 7 canali di un certo peso su 11 disponibili, conferma la mia tesi (mercato bloccato) non la tua (imprenditori che non vogliono spendere). La tua in un'economia di mercato, è una tesi alla Bertinotti. Gli imprenditori vanno dove c'è il business, punto e basta. Se nessun altro entra, a parte La 7, vuol dire che puzza di trust.

Ma comunque non mi preoccupo per la libertà o per il ritorno delle camice nere. Lo stato italiano è ben piazzato ed ha sopportato 5 anni di tremonti, per cui ce la può fare.
Io mi preoccupo del fatto che un mercato bloccato NON si evolve; negli altri paesi il digitale terrestre e/o satellitare ha fatto esplodere una marea di canali tematici a pagamento o meno. Negli anni questo si evolverà in alcuni gruppi molto grossi che verranno a fare la spesa in Italia. Quel giorno, e stava già per succedere un paio d'anni fa, Mediaset sarà PICCOLA, senza grosse agganci all'estero. Proverà a fare un accordo con un gruppo europeo, per ritardare il momento.
Ma è segnata. Se non cambia radicalmente (ed in senso liberale di mercato) il circolo vizioso tra duopolio e pubblicità, tra al massimo dieci anni la RAI sarà una televisione piccola, tipo la PBS, e Mediaset avrà un amministratore delegato con forte accento straniero.
PS: come sai, a me interessa relativamente. Vivo in un paese dove questi mercati non sono bloccati e stanno esplodendo di idee e canali.

Anonimo ha detto...

mi chiado se rileggi cio' che scrivi

Ti lamenti di un mercato BLOCCATO e per sbloccarlo auspichi REGOLE che impediscano qualsiasi slancio imprenditoriale .
Spero che ti renda conto che sono elementi antitetici .
La soluzione esiste gia' ......SI CHIAMA LEGGE GASPARRI SUL RIASSETTO RADIOTELEVISIVO

SPAZZIO IN ABBONDANZA
MENO LIMITI PER I NUOVI INGERSSI
LIMITI PER CHI GIA' OPERA

è la soluzione a tutti i tuoi dubbi ...............perchè la sinistra la ha tanto in odio????????

forse lo so ...........dovrebbero ammettere che gli altri sono + intelligenti di loro e dovrebbero smettere di FRIGNARE per qualsiasi cosa

il che è evidentemente oltre le loro possibilita'

Anonimo ha detto...

Lo sai perchè la legge Gasparri non ha sbloccato il mercato? Perchè non è intervenuta sull'assetto pubblicitario, ma solo sulla parte di frequenze, ampliandole.
Ma perchè poi una legge antitrust impedirebbe lo slancio imprenditoriale non si capisce proprio. Anzi, me lo spiegheresti utilizzando l'esempio di AT&T e della Standard Oil? In entrambi i casi, l'intervento di "blocco dello slancio imprenditoriale" ha creato un mercato enorme.