domenica, settembre 10, 2006

WWW.KAGLIOSTRO.NET

Da LUNEDI' si cambia casetta e finalmente ci si trasferisce sul nuovo dominio. In teoria il template (che sarà online solo da domani) non è ancora definitivo (ancora????????) però è a buon punto: mancano dei ritocchi qua e là e alcuni elementi grafici (per i quali bisognerà pazientare ancora un paio di settimane). Per il resto c'è Mastercard ;))))))))))

Tra le novità di questa stagione anche il co-blogger: Corrado infatti chiude definitivamente Calimero e si trasferisce. Ne prendete due al posto di uno: che volete di più dalla vita?

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mercoledì, settembre 06, 2006

Boh

Purtroppo in questi giorni sono molto preso dal varo del nuovo blog e non ho molto tempo di seguire la politica. Anzi diciamo che in realtà non c'è proprio nulla da seguire: voi vedete tracce di politica? Io manco mezza.

E forse non è un male: dopo 5 anni di riforme su riforme (magari anche sbagliate) ci si erano stancati gli occhietti a leggere decreti su decreti.
Così il csx, per la nostra "felicità", ha giustamente pensato di prendersi un periodo di riposo (dopo non aver fatto nulla per 6 mesi). Rutelli infatti sta già mettendo le mani avanti per farsi nuove ferie.

Ovviamente hanno lasciato a noi i "compitini per casa": così ora abbiamo nuove tasse o hanno alzato quelle che già c'erano, coprendo il tutto con la velina Bersani che balla una sexy danza del taxi per gettare fumo negli occhi ed impedire ai più la presa coscienza di quella porcata che è il decreto Visco.
Su questo loro sono impareggiabili: hanno un controllo della scena quasi sovraumano.

Però vi dirò che questo "controllo sociale" torna buono: si va in Libano, le aspirine si comprano alla Coop, gli elettricisti gli idraulici etc non pagheranno più le tasse (trovatemi una vecchietta che preferisce farsi la fila alla posta per far pagare le tasse all'idraulico) e soprattutto non ci saranno più scioperi (avete visto come i sindacati continuino a fare la voce grossa emettendo comunicati minacciosi, ma 2 giorni prima della discesa in piazza lo sciopero venga ritirato?).

Eurostat nel frattempo ha già detto che nel 2006 il Pil aumenterà più che nel 2007 e c'è da giurarci che Frodi assicurerà che il guadagno 2006 è dovuto a lui mentre la perdita nel 2007 è dovuta a Berlusconi. Capacissimo!

Ecco, mi soffermerei su quest'ultima cosa dando il solito GIGANTESCO consiglio a Silvio: si studi il manuale del perfetto propagandista de sinistra che ai suoi le fa bere tutte nessuna esclusa. Magari qualche contro-tecnica contro-rivoluzionaria (perché andando di questo passo fra un po' ci ritroveremo davvero tutti poveri come volevano quei coglioni dei seguaci di Stalin negli anni 50) la riusciamo a mettere in atto pure noi.
Nel parco sotto casa mia c'è un povero vecchio rincoglionito che ogni volta che passo fa delle battute contro Silvio: dice sempre cazzate perché non sa di cosa parla. L'ultima volta che l'ho visto il mentecatto è stato capace di dire che grazie a Prodi si sono già trovati 3000 posti di lavoro. Ho chiesto: dove? e lui: in Libano. E vi assicuro che non stava scherzando. Alcuni di loro quindi non passano solo il tempo ad odiare: sperimentano pure nuove mirabolanti droghe.

Adesso non vorrei generalizzare (il vecchio è proprio troppo coglione) però quante persone di sinistra avete sentito lamentarsi della missione in Libano? Perché in Libano sì ed in Afghanistan no? anche quella afghana era una missione ONU in cui tra le altre cose molte nazioni europee parteciparono senza problemi. Anche la Germania di Schroeder partecipò. Eppure allora dissero NO. Oggi addirittura guidano loro la partenza al fronte manco fosse una gara (splendida la dichiarazione di D'alema per cui l'Italia ha battuto per la seconda volta la Francia. dopo nemmeno 100 giorni ha già un carnet di gaffe che Silvio troppe corna dovrebbe fare per recuperare terreno).

Insomma di politica se ne vede poca: roba da pensionati.
E se ne parla di meno perché sennò bisognerebbe parlar male del nuovo non-governo.
Meglio rifarsi il blog e aspettare tempi migliori.
Sempre che bloggare sia permesso e non tassino pure quello (magari per finanziare il Manifesto o L'Unità).

lunedì, settembre 04, 2006

Cancellare, cancellare, cancellare (by Corrado)

Uno dei leit motiv della scorsa campagna elettorale era il seguente: il centrodestra accusava l’allora opposizione di voler cancellare tutte le riforme della legislatura che stava per concludersi, mentre l’ala riformista dell’Unione sosteneva di avere esclusivamente intenzione di effettuare miglioramenti mirati, senza stravolgere né rivoluzionare tutto, perché non è possibile ogni cinque anni sottoporre il paese a continui shock legislativi. Solo i partiti estremisti (quelli che non faranno parte del futuro partito democratico proprio perché si ispirano al comunismo e quindi non alla democrazia) avevano una volontà abrogatrice assoluta; personalmente, ricordo bene alcuni manifesti di propaganda del Pdci in questo senso.

Dopo cinque mesi di legislatura, e tre mesi abbondanti di governo, abbiamo un quadro ben diverso da quello delineato dai riformisti del centrosinistra.

La riforma Castelli introduce – o sarebbe meglio dire, introduceva – la separazione delle funzione come in tutti i grandi paesi democratici del mondo (Francia esclusa); l’introduzione di criteri per avanzamento accelerato di carriera in base al merito; la nascita della Scuola Superiore della Magistratura al fine di offrire un profilo formativo più solido per chi si dovrà occupare di un quadro legislativo sempre più complesso, col moltiplicarsi delle fonti; il rafforzamento del ruolo e delle responsabilità del procuratore capo. Sono tutte disposizioni che non sono affatto vendicative nei confronti della magistratura, a meno che essa non si rinchuida in una difesa di interessi corporativi, e come attacco alla magistratura si intenda proprio quello sferrato a tali interessi minoritari e di parte – come se in realtà la prerogativa legislativa non sia del parlamento, e se le continue richieste, pressioni e scioperi da parte di uno degli ordini che esercitano il potere giudiziario non costituiscano una violazione della separazione dei poteri dello Stato.

Uno dei primi atti del governo Prodi è stato il differimento dell’attuazione di questa legge al marzo 2007, e la proposta di dialogo ai magistrati. Il ddl del differimento non è però stato approvato dal parlamento, quindi le modifiche ulteriori già annunciate dal ministro della Giustizia Clemente Mastella saranno – a detta dello stesso leader dell’Udeur – da concordare con i magistrati. L’Anm però ha già fatto sapere che ad essere cambiati dovranno essere «nodi cruciali» della riforma. Come dire: sostanzialmente, cancelliamola.

La riforma Moratti della scuola, che la Commissione Ue guidata da Prodi aveva letteralmente giudicato ottima, sta subendo uno smantellamento assai più celere. Già rinviati di due anni dall’attuale sindaco di Milano la riforma del secondo ciclo, il nuovo ministro Fioroni ha immediatamente fermato un’eventuale sua futura applicazione, e proceduto alla cancellazione dei punti principali della riforma del primo ciclo: abolito il diritto-dovere all’istruzione a 18 anni, e ripristinato l’obbligo a 16 (ponendoci di nuovo indietro rispetto ai paesi più avanzati); abolita la figura del tutor e ripristino totale del team di insegnamento e valutazione (come volevano i sindacati, non pensando al rapporto con le famiglie ma riflettendo nell’ambito di una logica egualitarista volta al privilegio di chi fornisce il servizio e non di chi ne usufruisce); abolito il portfolio delle competenze, e quindi la possibilità di avere un quadro completo della formazione dello studente sin da bambino fino alla maggiore età (per carità, una volta col pezzo di carta in mano, tutti sono uguali); abolito gli ingressi anticipati alla scuola, che avevano riscosso successo presso le famiglie nei precedenti due anni scolastici. In altri termini, contenti i sindacati della scuola, notoriamente tra i più duri e conservatori, e l’ala estremista della maggioranza. Riforma della scuola: cancellata.

Anche sulla politica estera, il vanto è quello di un capovolgimento della politica estera di Berlusconi, Frattini e Fini. Ammesso e non concesso che sia così (sui segni di continuità col precedente governo, sul fatto che in Parlamento le decisioni siano state prese in accordo tra Unione e Casa delle Libertà, ci sarebbe da fare un discorso lungo che qui e ora trascuro), i trionfalismi di Prodi, la solita spocchia dalemiana, il provincialismo dell’Unità che pende dalle labbra di quello che una volta era (e non lo è più) il quotidiano più autorevole del mondo, il New York Times, sono il sintomo di una volontà di cancellare il passato degli ultimi cinque anni. L’approvazione entusiasta della politica estera di Prodi da parte di Diliberto, noto elogiatore della linea andreottiana, sono un sintomo rivelatore di tutto ciò.

Nelle mirino dei cancellatori dell’Unione ci sono anche la legge Frattini sul conflitto di interessi (che, come il modello legislativo americano tanto amato dal nostro governo, privilegia controlli ex post e sanzioni di carattere economico e non politico), il secondo modulo della riforma fiscale (salvo continuare a leccarsi le dita di fronte al boom di entrate relative agli ultimi anni del governo Berlusconi, e a quella finanziaria di Tremonti giudicata di carattere elettorale), la riforma delle pensioni (in una nota del ministero del Lavoro ci è stato fatto sapere che si intende ritornare alla riforma Dini del 1995) e i meccanismi inseriti nella famigerata legge-obiettivo, volti a favorire la velocità della messa in atto delle opere pubbliche.

Il riformismo “autonomo” – chiamiamolo così – dell’Unione, si è finora rivelato solo nelle velleità liberalizzatrici dei Bersani (moneta di scambio per altri tipi di placet governativi nel caso delle banche, inutili e inconsistenti nel caso dei taxi, ed efficaci solo in pochi, altri e limitati ambiti – con particolare premura di non toccare gli amici, o supposti tali) e nell’aggressività tributaria di Visco (con relativo pasticcio nel settore immobiliare, tre miliardi di euro bruciati sul mercato). Per il resto nulla.

A dimostrazione che aveva ragione la Casa delle Libertà, in campagna elettorale, a lanciare l’allarme conservatore ed antiriformatore, e sbagliava chi non ci credeva, elettori compresi.

Questi sanno governare solo con tasse e sbianchetto nel nome dell’avversità personale e pregiudiziale contro un singolo individuo, altro che cambiare il paese, la serietà al governo e far ripartire l’Italia.

scritto da Corrado

venerdì, settembre 01, 2006

... and the winner is: Ateofilm

Cos'è che distingue gli uomini dagli animali?
L'idiozia. Gli animali infatti non raggiungono tassi così alti di deficienza: poveretti, non avranno un gran cervello, non avranno inventato la televisione, ma almeno non fanno cose consapevolmente stupide.

Questo è un altro dei tanti motivi del perché noi non possiamo discendere dalle scimmie, né tantomeno essere un'evoluzione: perché ogni giorno c'è un nuovo esempio di come alcuni essere umani siano più involuti di uno scimpanzè. Semmai c'è stato uno scambio alla pari: alcune scimmie sono evolute in uomini mentre altri uomini sono involuti in scimmie.
E le prove di questa teoria vivono e lottano in mezzo (e contro) a noi.
Il winner del premio idiozia di oggi per esempio è un intero gruppo di persone: gli iscritti a tal "Unione degli atei".


Ovviamente a pari merito con chi dà loro spazio in manifestazioni importanti come il Festival del cinema di Venezia. Infatti, da quest'anno, la giuria assegnerà un altro premio: quello al film che difende in maniera più netta i "valori" del laicismo. Tale premio è stato istituito dal UAAR che sceglierà anche i vincitori del suddetto premio.

La prima domanda che mi viene da fare è come mai non ci sia anche un premio al miglior film di cucina, ma è chiaro che fare un film sui fornelli non è abbastanza discriminatorio: insomma che c'è di male a non saper cucinare?
Viceversa avere Fede per qualcuno è un problema, un disvalore. A tal punto che ancora si confonde chi ha Fede con quello che non Ragiona nel modo in cui alcuni ritengono Giusto (per loro!).
La Fede in antitesi alla Ragione.
Cosa c'è di male? beh che questi erano i "ragionamenti" alla base dei discorsi degli inquisitori. Solo a parti invertite.

La Democrazia in antitesi alla Religione.
D'altra parte la Democrazia (insieme a molti, moltissimi altri Valori Liberali) non è stata BANDITA insieme alla Religione in tutti (o quasi) i paesi ad ispirazione Comunista-Materialista? roba dell'ultimo secolo e non di 1000 anni fa. Se il termine di paragone è la Democrazia o la Libertà allora sarebbe giusto mettere al bando anche il materialismo comunista... Ma quando si fa Propaganda queste sono sottigliezze.

Per questo non meraviglia nemmeno un po' che l'UAAR sia un'associazione che affonda le radici nei militanti comunisti e pubblichi articoli sul Manifesto e l'Unità.
Per fortuna non c'è da spaventarsi più di tanto: il "colpo grosso" è già stato tentato decenni fa. Ora questi signori fanno semplicemente ridere per il loro razzismo e per la loro mentalità gretta.
Per fortuna oggi la sinistra non è più quella di un tempo e la gente non accetta più queste forme subdole di discriminazione (sia da una parte che dall'altra).
Fa specie, però, che, ad una manifestazione a cui partecipa quella che dovrebbe essere l' "elité culturale" del pianeta si faccia da cassa di risonanza per quelle che sono solo volgari provocazioni discriminatorie.

In teoria gli intellettuali dovrebbero essere persone aperte al confronto e al dialogo e non chiuse su degli stereotipi razzisti. Dunque le cose sono due: o gl intellettuali sono più feccia razzista dei razzisti e quindi bisogna stare bene attenti a dar loro lo spazio che meritano nelle discussioni, oppure quelli dell'UAAR non sono intellettuali manco per il cazzo, ma solo un branco di facinorosi razzisti.
Io opto per la seconda!