lunedì, settembre 04, 2006

Cancellare, cancellare, cancellare (by Corrado)

Uno dei leit motiv della scorsa campagna elettorale era il seguente: il centrodestra accusava l’allora opposizione di voler cancellare tutte le riforme della legislatura che stava per concludersi, mentre l’ala riformista dell’Unione sosteneva di avere esclusivamente intenzione di effettuare miglioramenti mirati, senza stravolgere né rivoluzionare tutto, perché non è possibile ogni cinque anni sottoporre il paese a continui shock legislativi. Solo i partiti estremisti (quelli che non faranno parte del futuro partito democratico proprio perché si ispirano al comunismo e quindi non alla democrazia) avevano una volontà abrogatrice assoluta; personalmente, ricordo bene alcuni manifesti di propaganda del Pdci in questo senso.

Dopo cinque mesi di legislatura, e tre mesi abbondanti di governo, abbiamo un quadro ben diverso da quello delineato dai riformisti del centrosinistra.

La riforma Castelli introduce – o sarebbe meglio dire, introduceva – la separazione delle funzione come in tutti i grandi paesi democratici del mondo (Francia esclusa); l’introduzione di criteri per avanzamento accelerato di carriera in base al merito; la nascita della Scuola Superiore della Magistratura al fine di offrire un profilo formativo più solido per chi si dovrà occupare di un quadro legislativo sempre più complesso, col moltiplicarsi delle fonti; il rafforzamento del ruolo e delle responsabilità del procuratore capo. Sono tutte disposizioni che non sono affatto vendicative nei confronti della magistratura, a meno che essa non si rinchuida in una difesa di interessi corporativi, e come attacco alla magistratura si intenda proprio quello sferrato a tali interessi minoritari e di parte – come se in realtà la prerogativa legislativa non sia del parlamento, e se le continue richieste, pressioni e scioperi da parte di uno degli ordini che esercitano il potere giudiziario non costituiscano una violazione della separazione dei poteri dello Stato.

Uno dei primi atti del governo Prodi è stato il differimento dell’attuazione di questa legge al marzo 2007, e la proposta di dialogo ai magistrati. Il ddl del differimento non è però stato approvato dal parlamento, quindi le modifiche ulteriori già annunciate dal ministro della Giustizia Clemente Mastella saranno – a detta dello stesso leader dell’Udeur – da concordare con i magistrati. L’Anm però ha già fatto sapere che ad essere cambiati dovranno essere «nodi cruciali» della riforma. Come dire: sostanzialmente, cancelliamola.

La riforma Moratti della scuola, che la Commissione Ue guidata da Prodi aveva letteralmente giudicato ottima, sta subendo uno smantellamento assai più celere. Già rinviati di due anni dall’attuale sindaco di Milano la riforma del secondo ciclo, il nuovo ministro Fioroni ha immediatamente fermato un’eventuale sua futura applicazione, e proceduto alla cancellazione dei punti principali della riforma del primo ciclo: abolito il diritto-dovere all’istruzione a 18 anni, e ripristinato l’obbligo a 16 (ponendoci di nuovo indietro rispetto ai paesi più avanzati); abolita la figura del tutor e ripristino totale del team di insegnamento e valutazione (come volevano i sindacati, non pensando al rapporto con le famiglie ma riflettendo nell’ambito di una logica egualitarista volta al privilegio di chi fornisce il servizio e non di chi ne usufruisce); abolito il portfolio delle competenze, e quindi la possibilità di avere un quadro completo della formazione dello studente sin da bambino fino alla maggiore età (per carità, una volta col pezzo di carta in mano, tutti sono uguali); abolito gli ingressi anticipati alla scuola, che avevano riscosso successo presso le famiglie nei precedenti due anni scolastici. In altri termini, contenti i sindacati della scuola, notoriamente tra i più duri e conservatori, e l’ala estremista della maggioranza. Riforma della scuola: cancellata.

Anche sulla politica estera, il vanto è quello di un capovolgimento della politica estera di Berlusconi, Frattini e Fini. Ammesso e non concesso che sia così (sui segni di continuità col precedente governo, sul fatto che in Parlamento le decisioni siano state prese in accordo tra Unione e Casa delle Libertà, ci sarebbe da fare un discorso lungo che qui e ora trascuro), i trionfalismi di Prodi, la solita spocchia dalemiana, il provincialismo dell’Unità che pende dalle labbra di quello che una volta era (e non lo è più) il quotidiano più autorevole del mondo, il New York Times, sono il sintomo di una volontà di cancellare il passato degli ultimi cinque anni. L’approvazione entusiasta della politica estera di Prodi da parte di Diliberto, noto elogiatore della linea andreottiana, sono un sintomo rivelatore di tutto ciò.

Nelle mirino dei cancellatori dell’Unione ci sono anche la legge Frattini sul conflitto di interessi (che, come il modello legislativo americano tanto amato dal nostro governo, privilegia controlli ex post e sanzioni di carattere economico e non politico), il secondo modulo della riforma fiscale (salvo continuare a leccarsi le dita di fronte al boom di entrate relative agli ultimi anni del governo Berlusconi, e a quella finanziaria di Tremonti giudicata di carattere elettorale), la riforma delle pensioni (in una nota del ministero del Lavoro ci è stato fatto sapere che si intende ritornare alla riforma Dini del 1995) e i meccanismi inseriti nella famigerata legge-obiettivo, volti a favorire la velocità della messa in atto delle opere pubbliche.

Il riformismo “autonomo” – chiamiamolo così – dell’Unione, si è finora rivelato solo nelle velleità liberalizzatrici dei Bersani (moneta di scambio per altri tipi di placet governativi nel caso delle banche, inutili e inconsistenti nel caso dei taxi, ed efficaci solo in pochi, altri e limitati ambiti – con particolare premura di non toccare gli amici, o supposti tali) e nell’aggressività tributaria di Visco (con relativo pasticcio nel settore immobiliare, tre miliardi di euro bruciati sul mercato). Per il resto nulla.

A dimostrazione che aveva ragione la Casa delle Libertà, in campagna elettorale, a lanciare l’allarme conservatore ed antiriformatore, e sbagliava chi non ci credeva, elettori compresi.

Questi sanno governare solo con tasse e sbianchetto nel nome dell’avversità personale e pregiudiziale contro un singolo individuo, altro che cambiare il paese, la serietà al governo e far ripartire l’Italia.

scritto da Corrado

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel post.
La volontà di ribaltare le leggi varate dal precedente Governo (molto ma non tutto era nel bignami del programma Ulivo che tu hai certamente letto!)era cosa nota. Pur non condividento tale necessità è democraticamente lecito ad una maggioranza intervenire sulla legislazione. Anche questo fa perte del bipolarismo. Quì potremmo aprire una lunga discussione sulla "purezza" delle coalizioni presenti oggi nel nostro sistema parlamentare, ma sarebbe fuori luogo. La cosa più incredibile è che alcune modifiche che si intendono apportare altro non sono che provvedimenti già inrapresi dal governo Cdl, come l'incentivo (o Bonus) per chi ritarda l'ingresso alla pensione, o, anche se in modo diverso, la volontà di innalzare l'età pensionabile. In questo si inquadra poi l'ossessione Berlusconi, per cui la voglia (come stimolo passionale) di affondare ciò che ha compiuto e ciò che a lui ruota intorno. E' quì che sta l'antidemocrazia. Perchè su 33 riforme e migliaia di leggi, oltre alla patente a punti, ci sarà pure qualcosa di degno per l'Unione !!!
Ciao.
ps. Hai dimenticato l'abrogazione della Legge Fini sulle droghe...

Anonimo ha detto...

Fra un po' 'sto blog lo dovremo chiamare "Corrado et KAgliostro".
;))))

Anonimo ha detto...

Molte delle cose che hai scritto sono condivisibili. Alcune cose è men che ovvio che vengano modificate, visto i diversi punti di vista (ad esempio la legge Fini sulla droga). Sulla riforma delle giustizia, pesa il lungo conflitto tra il cdx e i magistrati (senza volere qui dare un giudizio in merito a chi aveva ragione) e il fatto che sia stata varata in fretta e furia senza coinvolgere l'opposizione.
Sulla riforma Moratti, avendola vissuta in prima persona come padre di studenti, stendo un velo pietoso: prima la tolgono di mezzo meglio è. D'altro canto ammetti tu stesso che la Moratti pur avendone il tempo, non è stata in grado di farla partire, lasciando la scuola in mezzo a un pantano incredibile. Sulla politica estera io non le vedo tutte queste differenze, alla fine c'e' stato solo un riposizionamento dovuto al cambiamento di strategia degli Stati Uniti, che con il secondo mandato di Bush hanno cambiato l'approccio cercando di coinvolgere maggiormente gli alleati. Sul lavoro e sulle pensioni per il momento non ho ben chiaro cosa succederà. L'impressione è che se ne guarderanno bene dallo smontare quello fatto dal centrodestra, staremo a vedere. Ioltre dimentichi che *la madre* di tutte le riforme, cioè la riforma costituzionale ha perso pesantemente il referendum, con voti molto maggiori di quelli del csx. A mio avviso dipende dal fatto che gli elettori italiani sono molto meno riformisti di quanto in genere si auspica.
Potrà dispiacere, ma politicamente bisogna prenderne atto: è la democrazia.

Anonimo ha detto...

Io non sono d'accordo sul giudizio sulla riforma moratti, tra le altre cose perchè è una copia sostanziale del modello tedesco, e perchè proprio la commissione di prodi ne aveva dato un giudizio positivo. E poi le critiche al secondo ciclo io le ricordo bene: la creazione di due scuole di classe, e l'abolizione degli istituti tecnici. Se il primo punto è un problema già esistente oggi (ma la Moratti aveva identificato bene lo strumento di passaggio di corso: corso ed esame integrativi, rimaneva il problema dei fondi per l'attuazione) e quindi la cancellazione della legge non offre affatto soluzione ad un problema non creato dalla Cdl, il secondo punto era risolvibile con un semplice emendamento: al posto dei licei tecnologici vengono ripristinati i vecchi iti, itc, itg e così via. Mi pare lampante.
Sul primo ciclo, beh, mi paiono cancellazioni ideologiche quelle fatte: cosa c'è di male nel portfolio? Io ho un diploma di maturità classica, e non potrò mai dimostrare a nessuno di aver studiato otto anni due lingue straniere, quattro anni una materia veicolata in lingua straniera, più cinque anni (per via di maxisperimentazione) di diritto ed economia politica, più lo studio comparato, e non separato, del latino e del greco (lingua e letteratura), con conseguente seconda prova differenziata di maturità. Eppure chi ha fatto il corso tradizionale con pochissime materie, beh, risulta avere un corso di studi equivalente al mio. Espongo un caso personale perchè è pertinente.

Ma il punto è un altro: ho utilizzato nel post la parola shock, proprio perchè era una parola utilizzata da Prodi. Diceva quasi letteralmente che non possiamo esporre il paese a shock ogni cinque anni, questa era la linea dell'Ulivo. I cambiamenti sarebbero stati mirati, ci facevano sapere. E invece qui si cambia tutto, e laddove non si riesce si blocca, lasciando intatti i problemi attuali.

A confronto, la Cdl bloccò la riforma Berlinguer perchè non ancora attuata, ma lasciò procedere la riforma del 3+2 dell'università, proponendo in seguito eventuali elementi migliorativi, come l'anno propedeutico, il percorso ad Y ed il 1+2+2 - anche se poi molto è rimasto sulla carta, e questo casomai è stato un torto della Cdl e della Moratti.

Io mi sono limitato, quindi, a confrontare la discrasia tra le intenzioni riformatrici, e gli atti cancellatori degli ultimi cinque anni di governo. Fesso chi credeva nelle intenzioni dell'Ulivo, a questo punto. Sottoponendo, tra l'altro, il paese ad uno shock (stando alle parle di Prodi)

Anonimo ha detto...

errata corrige: la discrasia l'ho segnalata, non confrontata

Anonimo ha detto...

errata corrige: la discrasia l'ho segnalata, non confrontata

Anonimo ha detto...

errata corrige: la discrasia l'ho segnalata, non confrontata

Anonimo ha detto...

tutti i grandi paesi democratici del mondo (Francia esclusa)

Se dici GRANDI PAESI la francia è già esclusa :D

Anonimo ha detto...

be', cancellano perché è l'unica cosa sulla quale possono andare d'accordo ed essere risoluti.

Anonimo ha detto...

post splendidissimo

Anonimo ha detto...

Non commento i post di Corrado a prescindere :P
K. posta subito qualcosa per favore :P

Anonimo ha detto...

comunque è ufficiale: sono ospite di un blog dove i commenti non funzionano manco per il ca...

Anonimo ha detto...

Lunedì apro il nuovo blog e lì i commenti funzioneranno alla grande. Quindi porta pazienza!