venerdì, luglio 07, 2006

Anche Harry lascia la Città...

Anche Harry ha lasciato la Città dei Liberi e proprio il giorno dopo la pubblicazione della lista degli aggregatori che doveva portare un po' di trasparenza in più all'interno dell'aggregatore.
Dirsi dispiaciuti è poco.

Più che altro è che siamo alla quarta/quinta uscita in un mese e non si vede una soluzione a quello che è un "male" della Città, cioè la mancanza di uno strumento per apportare modifiche in "real-time".
Oddio, volendo, una soluzione ci sarebbe pure...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie mille: la lista degli aggregatori la conoscevo quasi del tutto già prima, ma non è (solo) un problema di aggregatori. Comunque, i blog restano e i link anche :-)
Ciao!

Anonimo ha detto...

Perbacco! E di quelle importanti pure. Come del resto quelle di Watergate, di Robinik, di Calimero e altri che non ricordo.
Io mi riservo una quindicina di giorni per pensarci anche se mi ero già manifestato in tempi non sospetti dell'opinione di lasciare. Ma non mi fa angoscia e credo neppure a TQV.
Se esco io non se ne accorge neppure il portiere questo è certo. Che escano invece fior di blog è un segnale che manifesta un disagio che stavolta sembra difficile da superare.

Anonimo ha detto...

Vale statevi calmi con 'ste uscite in massa.
Stiamo tutti facendo un dramma senza capire che quando si è agli inizi di un'avventura ci si può pure essere dimenticati come fare ad evitare gli errori.

Adesso bisogna solo trovare un modo per correggersi.

Anonimo ha detto...

Ka,
io condivido l'opinione di Wg e di Harry. Eppoi non si tratta di essersi dimenticati di come fare ad evitarli.
Sembra che a volte (spesso) manchi la volontà di affrontare criticamente le obiezioni che via via si pongono all'interno dell'aggregatore. L'idea che mi sto facendo è che stia scivolando verso un minestrone nel quale è stata smarrita una linea identitaria certa e univoca.
Attenzione! Quando dico certa e univoca non mi aspetto certo che debba necessariamente essere identificata con le mie posizioni. Però prendo atto che diventa più difficile muoversi in un ambiente in cui non ti trovi a tuo agio.
Può darsi che ciò fosse nelle aspettative e nelle intenzioni di chi ha avuto l'idea di TQV.
Mi sarò sicuramente sbagliato io nel volermi aggregare ad un "contenitore" dove se a volte parlano figure definibili come liberali o liberalconservatori o cattoliciliberaligli viene affibiato un certo nome di battesimo mentre se a parlare sono sempre più spesso le voci radicali allora il tempo volge al sereno.
Allora innesto la retromarcia e hop. Vedi la fortuna di vivere in periferia!? Oplà. Togli il disturbo e nessuno piange e agita il fazzolettino.
Tra l'altro non è proprio un'avventura nata ieri. Ricordi quante volte sono nati problemi? Mi dirai che tante teste hanno tante idee. Ok. Ma il problema che restava sotto, e che Watergate ha perfettamente colto, e che Harry ha perfettamente ribadito, quello no. Quello è rimasto ancora lì. Da allora.

Anonimo ha detto...

Vale, io credo che l'entusiasmo iniziale e soprattutto l'imprevisto di un'espansione così rapida abbiano giocato un brutto scherzo a TV.
Si è pensato che gestire 100 blog fosse uguale a gestirne 1000 e mai cosa è stata più sbagliata.
Il pericolo minestrone a settembre potrebbe essere evitato se e solo se iniziamo a prendere seriamente in considerazione le proposte di Watergate.
Altrimenti ci ridurremo ad un blog cafè dei ricchi inutile.

Condivido cmq le preoccupazioni e un po' di delusione. Ma TV all'inizio venne pensata come un qualcosa in cui bastasse una pacca sulla spalla per risolvere le questioni e mai una cosa si è rivelata più SBAGLIATA.
Ora bisogna rimediare il prima possibile a quell'errore.

Anonimo ha detto...

le mie proposte non verranno prese in considerazione per orgoglio, e per piccole invidie di bottega :-)

Anonimo ha detto...

Mi sembra la secessione di un'ala intera di TV, sicuramente la soluzione sbagliata. Quello che mi lascia perplesso e' la strada scelta, che impoverisce tutti: il vantaggio di Tocque-Ville e' stato proprio quello di costituire un'arena comune per le varie anime del centrodestra che condividono una visione non collettivista della societa' e della politica. Mi sembra naturale quindi che si generino delle frizioni, ma abbandonare il progetto non mi sembra l'opzione piu' costruttiva, anche se capisco la frustrazione di chi ha mollato. Soprattutto perche' non mi sembra che la partecipazione a TV abbia impedito la nascita di progetti paralleli con una impostazione maggiormente "identitaria" o maggiormente impegnati sulla linea politica di questa o quella componente politica, come B4CdL o il Castello. Non penso che TV fosse nato con questi scopi, anche se ammetto che qualcuno sembra talvolta pensarlo (ripeto , sembra, o almeno lo spero) e dare l'impresione di volerlo impiegare per regolamenti di conti interni.
Detto questo, RIPENSATECI!

Anonimo ha detto...

PS: le proposte di wg su limitazione dei post in HP e apertura sono ottime. Magari mettendo maggiormente in evidenza l'esistenza delle singole sezioni (in cui a questo punto aggregare tutto) cui accedere dalla HP. Credo che qualcosa di simile stia gia' bollendo in pentola.
Non sono particolarmente d'accordo sulla strutturazione cosi' pesante per la redazione, ma questo e' un altro problema e se ne puo' parlare.
Discutiamone, non sbattiamo la porta.

Anonimo ha detto...

John anche io credo che uscire sia sbagliato, però è pur vero che sono mesi che la gente si lamenta e mesi che si dialoga senza mai arrivare ad una soluzione o ad un cambiamento.
La disgrazia è che la colpa non è in una delle 2 ali, ma proprio che non c'è un mezzo adeguato per proporre cambiamenti e metterli in atto o prendere atto che non di qeusti cambiamenti non c'è bisogno.
PAssare dalla proposta, alla realizzazione delle modifiche è praticamente impossibile perché TV era stata concepita pensando ad un decimo dei blog che attualmente la compongono e al fatto che in modo amichevole si potesse giungere a soluzioni condivise.
Io che ho il privilegio di vedere anche l'interno di TV ti assicuro che di questione ideologiche non ce n'è nemmeno l'ombra, né tantomeno di complotti o aggregatori che boicottano questo o quello, però manca uno strumento che dica se stiamo facendo bene o male il nostro lavoro o se c'è bisogno di apportare modifiche.
Manca uno strumento di valutazione del lavoro come numero di accessi, gradimento, blog aggregati nei vari giorni ed anche, se vogliamo, una possibilità materiale dei cittadini di apportare modifiche.
E questi problemi che si verifcano con WT o Harry o Rob vedrai che nei prossimi mesi si ingigantiranno ancora di più.


Tra l'altro sono cose NATURALI: il percorso è sempre quello. Da milioni di anni prima ci si organizza con una gestione dall'alto eppoi si inizia a fare rotazione o a condividere le scelte.

Ciao John

Anonimo ha detto...

Capisco , K. Proprio per questo, tuttavia, non comprendo perche' prendere ed uscire sbatendo la porta prima di vedere se le nuove soluzioni tecniche possano aiutare.
Peccato.