No Tocque-ville, No Party!

Non so perché, ma quando penso al TVP (Tocque-ville Party), la mia mente corre a Vicenza o all'exploit di Silvio alla conferenza organizzata da Confindustria.
I due eventi sono collegati solo marginalmente, ma entrambi hanno suscitato (a posteriori!) una scarica di adrenalina i cui effetti ancora si fanno sentire.
Basta guardare come i miei contatti sul Messenger siano raddoppiati in soli due giorni, perché tutti vogliamo risentirci e rivederci.
Soprattutto vogliamo toglierci un dubbio: ma è possibile che siamo stati così bene?
Sì, è possibilissimo, anzi è stato proprio così!
L'unico guaio è che mancava LUI... SILVIO, intendo!

Ma lui aveva un buon motivo: andare a Vicenza, andare a riprendersi chi era stato imbavagliato da 2 anni di presidenza "montezemolina&sinistra".
La piazza applaude il suo Leader, i "miserabili" invece lo attaccano, perché loro da quel dì che si sono organizzati per spartirsi la sua eredità con la complicità dei post-comunisti.
Diciamo che la salita stessa di Montezemolo a presidente della Confintustria (come la chiama Robinik su B4CDL) era il primo segno dell'agguato che avrebbero teso a Berlusconi.
Infatti non tanto Montezemelo quanto TUTTO il resto dei vertici confindustriali salito a potere sotto l'ala protettiva di Luca-Luca, era legato alla sinistra, a partire dagli economisti chiamati a relazionare sullo stato di salute dell'economia italiana!

Ed invece.. ancora una volta uno scatto, ancora una volta una sorpresa...
Al diavolo la sciatalgia, c'è l'Italia che lo aspettava, l'Italia che fa tutti i giorni i conti con le tasse, l'Italia che non ha la possibilità di farsi cancellare i debiti con le banche (certe volte nemmeno di contrarli!), l'Italia che non riceve ingenti finanziamenti dallo Stato... l'Italia come noi tocque-villers!

Per questo la vicenda di Vicenza mi ricordava così tanto quei tocque-villers radunati a Roma da tutte le parti della Penisola: eravamo uniti tutti per lo stesso motivo...
Grazie Silvio!