giovedì, marzo 09, 2006

L'editoriale? no, il comunicato di redazione

Molti sono rimasti sconcertati dall'editoriale di Paolo Mieli in cui appoggia il "buon" Romano Prodi ed i suoi alleati tra cui i "temperati laicisti" della Rosa nel Pugno.
In realtà il Corriere è sempre stato così Korriere e come si potrebbe dargli torto: l'Italia non sono certo gli USA e le forze che hanno in mano la testata non sono "capitalisti", ma semplici arricchiti mantenuti in vita da uno pseudo-socialismo che invece di garantire davvero i bisognosi si affretta a ripianare le casse di tutte le aziende più fallimentari d'Italia, a cominciare dalla FIAT, purché proprietarie di qualche giornale.
D'altra parte possedere oltre ai sindacati, alla scuola, alla magistratura, etc. etc. anche i giornali sarebbe un po' troppo pure per i catto-comunisti: così si è pensato bene di mantenere in vita una sottospecie di capitalismo di carta che desse l'impressione che in Italia i comunisti fossero solo un'entità astratta, ma che allo stesso tempo permettesse a gente inutile come i Montezemelo di fare le vacanze a Cortina...

Cmq se l'editoriale di ieri ha fatto gridare molti al golpe, la botta grossa è arrivata questa mattina con il comunicato di redazione pubblicato a metà giornale.
Tra l'altro il fatto che oggi la cosa fosse più pesante di ieri lo si deduce dal silenzio odierno che deve aver steso gli sventurati avventori che hanno rinnovato pure oggi il rito di versare il loro euro nelle casse del Korriere. Prima di farvene leggere uno stralcio vi dico che oggi ho anche io preso in mano il Korriere e mi aspettavo proprio di leggervi qualche comunicato di redazione che prendesse le distanze da Mieli. Quindi trovandone uno addirittura a metà giornale e non relegato in fondo, le speranze che non tutto era perduto si sono rafforzate (finché non sono andato oltre nella lettura!). Ma cosa dice questo comunicato? In pratica si accetta la decisione di Mieli di schierare il Corriere con la sinistra, ma bisogna fare di più: non è possibile che un giornale schierato dia spazio anche alle opinioni contrarie al giornale... in pratica SIAMO ALLA FOLLIA !!! Non ci credete? Leggete, leggete...

La scelta del direttore del Corriere della sera, Paolo Mieli di schierare
il quotidiano milanese a favore del centrosinistra e' una posizione di ''totale legittimita''' in cui la rappresentanza sindacale della redazione giornalistica non ''intende entrare nel merito'', perche' qualsiasi fosse stata la scelta di parte ''sarebbe stata rispettata''. Il cdr pero' pone una questione di metodo, in quanto ''e' tradizione acclarata di tutti gli importanti organi di informazione delle grandi democrazie occidentali da Le Monde al New Yok Times al Washington Post che la linea del direttore si esprima e venga portata avanti con coerenza e con continuita' negli editoriali, ferma restando la massima apertura
di opinioni e di interventi'', mentre nel fondo pubblicato ieri dal direttore questi sottolineava che la sua ''scelta di campo potra' essere contraddetta e criticata formulando anche opzioni opposte''.


Insomma siamo davvero al limite massimo di sopportazione...
D'altra parte molti invitano al boicottaggio del Korriere: ma a che serve? tanto i fondi gli arrivano comunque...
L'unico modo? VINCERE LE ELEZIONI !

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Comincio a pensare che se anche il Corriere comincia a remare contro è perchè la corrente comincia a tirare forte dall'altra parte.
In tal proposito leggi anche il post di Abr
http://neoquidnimis.blogspot.com/2006/03/mieli-lost-in-translation.html

Anonimo ha detto...

Kaglio', ma scusa. Uno va in edicola, ci sono 156234 giornali, quotidiani, mensili e dvd. Ti compri quello che vuoi. È una tua scelta consapevole giornaliera. Ci sono orientamenti di tutti i tipi. Ma mica ti compri un giornale solo ed esclusivamente per una sua presunta storia e/o serietà. Se non ti piace, non comprarlo.
La questione è sottilmente diversa per la TV, dove la scelta in Italia è veramente poca; non come all'estero. Se fosse passato il referendum del 95, avremmo molte più televisioni. E invece con la Tv spesso la scelta è se accenderla o spengerla.
PS: su quello che è successo alla maggica ieri, stendiamo un velo ...

Anonimo ha detto...

Fabrizio. Scusa, non ti offendere. Ma diventa difficile commentare il tuo mortificante commento.

Anonimo ha detto...

ops...scusate il calembour

Anonimo ha detto...

Fabrì... lassamo perde che è meglio...
Possibile che non ti accorgi che in Italia c'è un regime mafioso di sinistra ?
Hanno magistrati (l'inchiesta unipol è sparita, mentre partono alla grande quelle su Mills e su Storace e sempre dallo stesso pool), hanno i sindacati con un potere inaudito, hanno i poteri forti che dagli anni 70 si schierano sempre e solo con loro...
Fabrì, mica mi verrai a dire che in Italia la televisione è di destra? cerchiamo di no prenderci in giro, almeno.
E nel 98 fecero una legge PAR CONDICIO che faceva bene a mettere il bavaglio alle tv, ma GUARDA CASO si scordarono dei giornali e soprattutto di mettere il bavaglio anche ai loro comici.
La destra in quanto a inesperienza FA SCHIFO, ma la sinistra in quanto ad ANTIDEMOCRATICITA' FA DAVVERO SCHIFO.
Purtroppo te lo dico sinceramente ma in Italia non mi sento bene, ormai la mafia di sinistra permea davvero tutto... Si sono impadroniti di tutto.
Ti dico sinceramente che certe volte ho pure paura a scrivere sul blog.
Altro che la Roma...