mercoledì, ottobre 12, 2005

La Bacheca dei Pericoli Pubblici N.1

NOTE :
1) Post lungo e senza "riassuntino"
2) E' il seguito ideale di quest'altro e di questo.
3) Certe cose è difficile dirle in "pubblico", dunque nel post ci sono dei termini "non appropriati" che vanno contestualizzati. Questa sigla (NFP), che ho adottato da metà post in poi, vuol dire : Non Fraintendiamo Please.Non fermatevi alla "parola".
4) Rinnovo l'invito a iscrivervi a BlogsForCDL (per i non blogger : se visitate dei blog che non hanno lo stemmino, potreste magari domandare al titolare se è a conoscenza dell'iniziativa.Senza "spammarlo", anche così funziona una rete di aggregatori).
5)Ho già ricevuto delle foto di Pecoraro che bastano e avanzano (debbo ringraziare Stairsailor)

Per me la "rivoluzione liberale" deve procedere su 2 binari : quello internet e quello "fisico" dell'incontro nei seminari o organizzando eventi "classici".
Però il primo deve essere il vero e proprio motore del "cambiamento" per un motivo molto semplice : abbiamo criticato la manifestazione dell'Unione di sabato che portava solo 30-50.000 persone nelle piazze, ma io non credo che la CDL sarebbe riuscita a fare di meglio.
Anzi l'elettore liberale della CDL non è proprio il tipo da manifestazioni in piazza o riunioni di qualsivoglia partito.
Ma su internet è diverso : su internet
1) anche un click è "partecipazione ATTIVA", è una "presenza".
2) si può innescare l'effetto "DOMINO" cioè uno inizia con un click e finisce a "scannarsi" nei commenti : i blog sono fatti per quello e sono lo strumento migliore rispetto ai forum (troppo complicati) e alle chat (troppo "rapide" e dove non si può certo sviluppare un "commento di "peso").
3) ci vogliono pochi soldi (e cmq non vince chi ha più poteri "forti" alle spalle)
4) ma tanta intelligenza (e leggendo i blog di Tocque-ville direi che ci siamo)
5) mette in contatto milioni di persone senza dover spostarsi fisicamente e quindi è adatto a creare movimenti di massa utilizzando un effetto "domino" : d'altra parte dopo il Cristianesimo ed il Comunismo l'unico modo per creare un "nuovo pensiero" e diffonderlo in poco tempo è internet.
6) Tra l'altro utilizzando internet come strumento di diffusione delle proprie idee si manda anche un altro messaggio : "Per parlarti delle cose attuali, uso mezzi attuali, moderni...".
7) eppoi internet è libertà allo stato puro dunque cosa si adatta di più ad un movimento liberale se non uno strumento di "libertà", ma soprattutto di "confronto delle idee in condizioni" (a me piace più quest'ultima definizione perchè in Italia non è che, per esempio, la CDL abbia sempre ragione però "girano" e rigirano sempre le stesse idee, sempre le stesse cose : non c'è dibattito se non sulla persona di Berlusconi).

Insomma i blog rappresentano dei veri e propri "incontri giornalieri", delle riunioni : non bisogna mitizzarli, ma l'opportunità che offrono è alta.
Cosa succede a questo punto ? che si hanno tanti bei "circoli" dove si ritrovano migliaia di persone, comodamente da casa, ma non si raggiunge il "breakeven point" che nel caso del movimento liberale indica il numero di persone necessarie che ti trasformano in
1) "caso politico" (perchè Tocque-Ville è pensiero ed il pensiero è la base della politica)
2) "PERICOLO PUBBLICO N. 1 del fascio-comunismo-statalismo" : oltre la bravura di Silvio, c'è stata quella dei comunisti del '93 di demonizzarlo trasformandolo in un fenomeno di massa e facendo sì che oggi la parola "libertà" appartenga indiscutibilmente al centrodestra e non alla sinistra.
E siamo arrivati finalmente all' effetto "domino" , al "circolo virtuoso" : più gente parla di te, più diventi pericolo pubblico, più i nemici ti demonizzano (e non credo che a Rep si faranno pregare), più gente ti visita e rimane impigliata nelle discussioni condividendo o no, ma RAGIONANDO (che è il vero obiettivo per qualsiasi movimento liberale).
Solo che in quello che vorrei diventasse il "nostro caso", non c'è un Berlusconi da seguire (cosa di cui molti hanno paura per non passare da neo-fascisti), ma c'è una comunità distribuita sul "territorio" (internet) , che contempla
A) una miriade di livelli intermedi di partecipazione :
1) dal semplice click di visita giornaliera
2) il click sul blog per saperne di più
3) il click di lettura dei commenti
4) il click per inviare un tuo commento e rimanere "incastrato" nell'attesa di chi ti risponde.
5) il tuo blog personale
6) gli incontri nei seminari
7) le collaborazioni ad un giornale
8) la politica vera e propria
B) sensibilità diverse, ma con un unico background, quello del movimento liberale.
Pensiamo solo a quanto sono diversi i blog l'uno dall'altro : da blog di livello "più basso" (come il mio) a quelli di livello "più alto" (2Twins, Le guerre Civili,1972 etc. etc.) che danno a tutti la possibilità di discutere dove si sentono più a "casa", ma nello stesso momento, mettono in comunicazione e diffondono non solo il pensiero "banale" (come il mio), ma con un click ti fanno "salire" all'attico.
Con il solo Berlusconi tutto ciò non è possibile, perchè, per quanto "uomo medio" (NFP) non riesce a rappresentare tutte le sfaccettature possibili di una società.
Tra l'altro non dovrebbe nemmeno farlo : erano Mussolini, Stalin e compagnia a voler uniformare il popolo su un "modello".
Nel caso di un movimento liberale deve essere proprio il contrario : la molteplicità di sensibilità coesistenti in uno stesso "ambiente" è un altro simbolo, un altro messaggio di come una società liberale dovrebbe essere in contrapposizione allo "stato totalitario", alla "uniformità del pensiero" cercata (e subita) dei reduci del "socialismo" (NFP) che poi sono costretti a ricorrere al "politicamente corretto" per cercare di arginare le diversità e farle convivere "eliminandole".

Cosa manca al quadro ? Come si raggiunge tutto ciò ?
Beh secondo me la naturale evoluzione di TV : da un aggregatore di blogs ad aggregatore di forze liberali.
Detto in parole ancora più povere c'è bisogno di una "svolta" basata su :
1) non cambiare assolutamente Tocque-Ville facendolo diventare il "perno" della "rivoluzione" (NFP).
2) creare un "Polo della Stampa Liberale" (PSL) che prenda Tocque-ville come suo "epicentro" della rivoluzione (anche perchè è così : è nato tutto da un'aggregazione di blog) cercando di superare i "particolarismi" legati anche a diverse sensibilità (ed anche ad editori differenti)
3) Guarda caso i giornali del PSL mancano di un portale di news (in diretta) e guarda caso in TV si fa informazione (non in diretta), quindi creare un portale facendo interagire il PSL sulle notizie in diretta conla possibilità ai blogger di autoaggregarsi scaricando di molto lavoro ci si spacca la schiena ogni giorno per gestire TV, ma lasciando ovviamente la supervisione e le "insindacabili decisioni" alla redazione di Ideazione.
4) creare anche dei "mini-portali dedicati" che godano di vita propria, ma sempre basati e gestiti da tocque-villers (insomma dei veri "centri culturali" a cui tutti farebbero riferimento, pure quelli che le notizie se le leggono su Rep). L'idea è quella che una "redazione" di 500 blogger che fa un monitoraggio continuo della rete, non può stare sulla notizia, ma può produrre un sito come Engadget e farlo anche meglio, raggiungendo un contatto diretto con una platea più vasta di quella che seguirebbe un portale di news 24 come Tgcom o Repubblica dove devi prenderti tutto il pacchetto.
Vuoi avere una panoramica della cosa che ti interessa di più ? Non c'è bisogno che parti da TGCOM, hai già un posto in cui nessuna delle notizie che ti interessa può essere sfuggita ed anzi è pure commentata da più persone e tu puoi prendere parte a quella discussione.
5) In un quadro del genere si diventa molto facilmente "pericoli pubblici n.1", si supera il breakeven, si raggiunge una massa sterminata, si riesce a convogliarla e farla dialogare, la si fa discutere e nel frattempo la "piramide" sale (riuscendo anche a regolarne la crescita) : il semplice click diventa commento, poi blogger ed infine anche partecipazione ad un convegno.
Ma già il semplice click è "partecipazione" ed è ben accetto.
E non si lascia Berlusconi da solo (che poi combina pure qualche pasticcio !).
E si annulla pure l'effetto "GHETTO" che giornali come Rep e Corriere tendono a fare verso Libero, Opinione, Foglio e compagnia.
E non si "populizza" un pensiero mettendolo in mano ad un partito (come piace alla società civile alla Moretti).
E si dà un punto di riferimento a quanti sono "liberali", ma si vergognano di dire che votano Silvio (e sono tanti) ed hanno paura di essere etichettati dai "classisti-comunisti" che questo fanno di mestiere.
E lo si fa nel modo più semplice : basta un click, non un biglietto di treno o giornate di sciopero.
Chi a queste condizioni non parteciperebbe ? E chi non lo farebbe TUTTI i giorni ?

Concludendo, prendo spunto da un commento Di Paolo di Lautreamont ad uno dei miei post (messaggio subliminale per i miei lettori : ebbene anche lui è stato qui ! eh eh) , creiamo la "bacheca" del pensiero liberale.
LA BACHECA DEI PERICOLI PUBBLICI N.1
Abbiamo la pistola fumante in mano : bisogna solo fare quel click.

PS : qualcuno potrebbe dire c'è già Tocque-ville. Io aggiungo che TV è ancora "l'embrione" : per diventare veri "pericoli pubblici" bisogna far sì che Rep si accorga che tu esisti e senta il fiato sul collo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Me lo stampo e me lo leggo con calma sdraiato sul letto :D
A parte gli scherzi, internet va bene, ma bisogna anche uscire "fuori" dalla rete per incidere di più nell'opinione del paese.
Francesco

Francesco Cassini ha detto...

MAh, che ti devo dire ?
Io all'inizio l'ho scritto : ci deve essere internet come gli incontri organizzati.
Solo che internet in pochi mesi crea la "base", è la killer-solution per entrare nelle case e fare "informazione" e discussione.
Bisogna considerare anche il "tempo" che non è solo quello delle elezioni di aprile.
E' il momento giusto ed il luogo giusto per creare qualcosa di "unico".

Cmq è ovvio che è tutto basato sulla "persona" : essendo io pigro e "casalingo" baso tutto sulla possibilità di coinvolgere tanti come me in un movimento che ci renda partecipi anche solo facendo un click su internet.


Ed io sono sempre della teoria del "Breakeven point" : superato un certo punto si fa l' "utile" e cambiano molte delle carte in tavola.(non che la popolarità di qualcosa sia il vero obiettivo, ma un mezzo per toccare più persone possibili)

Ciao Stair